Regia di Michele Placido vedi scheda film
Siamo sul finire del '68. Il film è uno spaccato della società italiana dell’epoca attraverso gli occhi di una famiglia borghese e di alcuni giovani che si misurano per la prima volta con la società e soprattutto con il mondo universitario in maniera attiva. Non è solo un sentimento di contestazione quello che i tre protagonisti ognuno a modo suo porta avanti ma c’è la gioia di poter partecipare ad un disegno per un mondo migliore.c’è il punto di vista cattolico della protagonista Laura che desidera l’accesso alla cultura per tutti, c’è il punto di vista del poliziotto Nicola che crede nella giustizia e sogna di recitare Brecht e c’è Libero che si mette a capo della rivolta per trovare un’alternativa al capitalismo.
Film autobiografico per il regista Michele Placido, che giovanissimo si trasferì a Roma nel 1966 ed iniziò a fare il poliziotto. Nicola ( R. Scamarcio) e` un giovane pugliese che fa il poliziotto ma sogna di fare l’attore, e si trova, siamo alla vigilia del 1968, a dover fare l’infiltrato nel mondo studentesco in forte fermento. All’universita` incontra Laura ( J. Trinca) , una ragazza della buona borghesia cattolica, brillante e appassionata studentessa che sogna un mondo senza ingiustizie, e Libero ( L. Argentero) , uno studente operaio, leader del movimento studentesco che sogna la rivoluzione. Tra i tre nascono sentimenti e forti passioni e Laura - sedotta da entrambi - dovra` scegliere chi dei due amare. Anche i fratelli minori di Laura, Giulio e Andrea, si sentono coinvolti dal clima di contestazione, portando lo scompiglio in famiglia.
il regista racconta i grandi ideali con passione e intelligenza
è andato il premio Marcello Mastroianni come migliore attrice emergente.
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