Nicola (Scamarcio) è un giovane poliziotto con la passione per il teatro. Infiltrato dai suoi superiori all'Università La Sapienza occupata dagli studenti guidati da Libero (Argentero), si innamora di Laura (Trinca), studentessa di matrice cattolica pronta a lottare contro l'ingiustizia...
Note
Non tutto brilla, questo è certo. C’è troppa voglia di essere esemplari, con scene simboliche poco fluide o decisamente brutte. Aleggia un desiderio di “sintesi” che certamente nuoce alla riuscita dell’affresco, alla sua autenticità e al respiro narrativo. Detto questo, però, Il grande sogno ha un pregio innegabile: il cuore. È cinema popolare che si beve d’un fiato, e riesce nonostante i difetti a farti amare i personaggi.
A me questo film è piaciuto, e devo dire che comincio ad apprezzare sempre di piu' il Michele Placido regista.Ottime la ricostruzione storica e l'interpretazione fornita dai protagonisti. Voto 7,5
Roma, dalla morte di Ernesto Che Guevara nell'autunno del 1967 alla primavera di due anni dopo, passando per la cruciale stagione sessantottina, attraverso le vicende di tre personaggi: Nicola (Riccardo Scamarcio), giovane poliziotto pugliese con la passione per il teatro che viene infiltrato tra gli studenti dell'università, Libero (Luca Argentero), uno dei leader del movimento e… leggi tutto
VOTO : 6+.
Pellicola controversa, non del tutto riuscita, anzi, ma fatta con passione, una passione che si intravede per quasi tutto il suo svolgimento.
Parte bene, anche molto bene, narrazione fluida, si entra subito nel clima della storia con gli inizi di un moto di ribellione, quando ancora, nel bene e nel male, i giovani avevano qualcosa da dire e voler dimostrare, verso un sistema nel… leggi tutto
Ispirazione e sincerità. Emozione. Francamente non comprendo appieno tutte le mezze critiche apportate al film di Placido e nemmeno tutti i paragoni col suo cinema precedente. Ormai Placido è un regista tra i più solidi del nostro panorama ed è capace, a differenza, che so, di un Tornatore, di mezze tinte e chiaroscuri oltreché di sottolineature e colori forti.… leggi tutto
La storia del Sessantotto e dei suoi dintorni, vista con gli occhi di un giovane del Sud d'Italia, che giunge a Roma negli anni fatidici della protesta studentesca, nei panni di fustagno della Celere. Mal visto dai propri superiori (viene sorpreso con in mano una copia di PAESE SERA, acquistata per informarsi sulla programmazione cinematografica), il giovane si è arruolato, come tanti, in…
Avete facce di figli di papà. Buona razza non mente. Avete lo stesso occhio cattivo. Siete paurosi, incerti, disperati (benissimo) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori e sicuri: prerogative…
"Allora, d'un tratto, ho pensato: forse un giorno anche a Théo verrà voglia di bruciare una macchina. Perchè quello è un gesto di rabbia e frustazione, e forse la più grande rabbia e…
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Commenti (2) vedi tutti
Alternanza di trovate realistiche e meno realistiche, quasi caricaturali. L'insieme però non soddisfa. 5
commento di putrellaA me questo film è piaciuto, e devo dire che comincio ad apprezzare sempre di piu' il Michele Placido regista.Ottime la ricostruzione storica e l'interpretazione fornita dai protagonisti. Voto 7,5
commento di jeffwine