Regia di Giuseppe Piccioni vedi scheda film
Giulia è una donna detenuta in carcere per l'omicidio di un uomo con cui aveva tradito marito,figlia e futuro.Grazie alla libertà vigilata concessale dal giudice,Giulia lavora,di giorno,in una piscina,con mille paure e qualche speranza...La sua storia,scontrosa ed ingarbugliata,finisce per affascinare Guido,scrittore di "nicchia" in corsa per un premio col suo libro -Dettagli- che non ha letto,o finito di leggere,quasi nessuno,nemmeno la moglie...Una leggera crisi familiare e l'ispirazione che Giulia gli tramanda nello scrivere,faciliteranno una conoscienza tra i due....La storia all'inizio è intrigante,le facce di Mastandrea e della Golino ci guidano in un universo insicuro,incapace di capirsi e soprattutto di apprezzarsi...La trama mescola bene fantasia e realtà ed alcuni dialoghi risultano efficaci,grazie anche all'ambientazione e alla fotografia di Bigazzi...Detto questo,il film nell'ultima mezz'ora si perde clamorosamente in retorica;nel racconto del diario di Giulia c'è tutta quella paura del futuro che trova riscontro anche nel film...Ne è una conferma il finale:nostalgico ed irrisolto, forse speranzoso ma diabeticamente ingannevole.Riafforano dunque anche alcuni passaggi non brillantissimi dove,eventualmente,si sarebbe potuto chiudere un occhio...come le strane visioni dello scrittore,i suoi tormenti familiari e tutta la vicenda legale...Nonostante i dolci quindi,l'amaro in bocca è forte e presente...voto 5.5
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