Espandi menu
cerca
Giulia non esce la sera

Regia di Giuseppe Piccioni vedi scheda film

Recensioni

L'autore

anonimo (27615)

anonimo (27615)

Iscritto dal 6 gennaio 2007 Vai al suo profilo
  • Seguaci 9
  • Post -
  • Recensioni 92
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Giulia non esce la sera

di anonimo (27615)
4 stelle

Questa volta (per me è la prima) Piccioni non mi convince. Sebbene questo film si inserisca perfettamente nella sua filmografia, combaciando pressochè in tutto con gli altri (in primis la giustapposizione tra i due personaggi protagonisti, sempre reciprocamente “belli e impossibili”), questa volta un che di noioso e di forzato insieme disturbano il risultato complessivo. Valerio Mastrandrea è, a mio avviso, uno di quei talenti naturali il cui apporto al nostro cinema è prezioso. Ma il personaggio di Guido qui assegnatogli mi pare lo metta un po’ in imbarazzo, non trova il giusto abbrivio se non quando si tuffa in acqua, mentre nelle altre circostanze pare non essere a suo agio. Valeria Golino è anch’essa una delle migliori nostre (a proposito… ma come farà a essere sempre così in forma?!?), e anche lei pare ristretta, costretta in panni che le stanno un po’ stretti, senza riuscire ad esplodere come in altre occasioni (“Respiro” di Crialese su tutti) in tutte la sua potenziale e raffinatissima drammaticità . I personaggi di contorno (doveroso estrapolare dal contesto il simpaticissimo Jacopo Domemicucci/Filippo, impressionante clone di Antonio Albanese bambino) non trovano anche loro una giusta collocazione nel contesto narrativo, siano essi i personaggi reali (la fantastica Piera degli Esposti, qui molto simile alla zia di Castellitto ne “L’ora di religione”), siano quelli di fantasia usciti dalla penna, anzi dal Macbook di Guido (i protagonisti dei suoi racconti). Insomma, una qualche pagliuzza si è incastrata nell’ormai collaudato meccanismo di Piccioni, procurando un “picchiare in testa” che non lascia la consueta fluidità delle sue opere. Probabilmente la causa di ciò e dovuto, come già rilevato nella critica al film apparso su “Repubblica”, all’uso eccessivo di inserti nella narrazione: nella prima parte è Guido a essere in primo piano, mentre a Giulia è riservata la parte conclusiva del film (già questa “asincronia” è di per se dissonante), e gli intercalare alla loro storia (una bella storia, senza dubbio questa scelta di Piccioni non è meno felice delle sue precedenti) non danno mai l’impressione di esserne complementari, ma quasi attaccati in maniera posticcia, quasi dei riempitivi, senza contribuire efficacemente alla spiegazione dei personaggi protagonisti, alla loro caratterizzazione, e dando un contributo modesto e sostanzialmente superfluo rispetto alla trama.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati