Regia di John Hamburg vedi scheda film
Un commedia piacevole, scritta bene, con un finale che dà sul fiacchetto, ma che nell’insieme diverte. In qualche parte politicamente scorretto, ma è proprio quello che ci vuole, le trovate che stravolgono o vanno fuori dai binari sono ormai l’essenza di un certo genere, e se infilate al punto giusto fanno il gusto di una commedia. Il regista viene dalla serie Ti presento i miei, che ormai ha fatto il suo tempo e si è anche logorata, malgrado i sostegni di cast che vengono tamponati ad ogni puntata. Qui si allarga il cerchio, anche se il giro è sempre quello del matrimonio, certo la fantasia di questo autore non è poi così eccezionale, ma si sa, si cerca di battere il ferro quando è caldo e lui per il debutto cerca un sostegno produttivo giusto. Diciamo che la trovata dell’amicizia mancante, qui da noi è poco capita, infondo non siamo americani, almeno fino a questo punto, ma si sa, il nostro mercato ed immaginario collettivo aderisce subito, per non dire flessibile, almeno sulla carta, agli usi e costumi degli Usa. Con questi limiti si ride e ci si diverte, se non nel finale che si affloscia e si intravede benissimo tutti i limiti dell’operazione.
una storiella resa godibile nella parte centrale
furbata a parte, riesce a reggere, con qualche limite
attore dedito ad un cinema di poco spessore, qui è in sintonia con il suo compagno ed il gioco viene meglio
il patatone bietolone, che riesce ad essere il perfetto copratagonista
la fidanzatina troppo disponibile
divertente nella moglie che non si fa soffocare
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