Regia di John Hamburg vedi scheda film
C'è di che avere paura, decidendo per la visione di "I love you, man" (cfr Filmografia di Rudd). Il rischio di riconsiderare il proprio amor fati.
Invece se ne esce quasi illesi, nonostante gli equivoci di default delle commedie al minimo, nonostante la faciloneria triviale di certa sceneggiatura, per la quale, nelle uscite tra amici, non si farebbe che ripetere "noi siamo uomini", "noi siamo maschi", "noi siamo cavernicoli", "vediamo chi sputa più lontano". Qualcosa di diverso da zero c'è, in questa commedia, in certe espressioni di Rudd, certa purezza di Segel e dei suoi compari - non dico una sorpresa, tutto va nella direzione scritta e intuita molto prima di sedersi.
Ma quella ricerca del proprio peggior amico alla fine ineluttabile. Idea bella.
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