Regia di Shawn Levy vedi scheda film
Il film mi sarebbe sembrato poca cosa, se non fosse stato per il personaggio interpretato da Amy Adams, e cioè Amelia Earhart, l'aviatrice che fu la prima donna ad emulare Lindberg.... Il fascino di questo personaggio, a mio avviso, risiede nell'insieme di alcune singole caratteristiche: l'espressione spesso fanciullesca che le anima il volto, contrastato dall'abbigliamento da aviatrice e maschile (giacca, calzoni e stivali), la forte passione per il volo e la giocosità di fondo formano, almeno ai miei occhi, una miscela irresistibile. Donne animate da una simile passione e coraggio sono da distinguersi nettamente dalle esponenti del sesso femminile tese al conseguimento di una posizione sociale, volitive e spesso alquanto inutili. Una figura femminile che incarna in sè una simile aspirazione che necessita di un coraggio fuori dal comune (in questo caso), è qualcosa di ispiratore, io credo, per un uomo. Esiste anche un libro che si intitola "Donne ispiratrici", e certo è inutile ricordare cosa rappresentò Beatrice per Dante. Una donna cosi' fortemente dedita ad uno scopo è qualcosa perfino di trascendente, non può non aver conservato in sè l'entusiasmo della fanciullezza, e la purezza di quei giorni. La bambina è ancora viva in lei, ed ho osservato che in alcuni dei migliori musicisti che ho conosciuti, era vivo questo bambino, come se niente avesse potuto ucciderlo (come mi pare, purtroppo, accada per la maggioranza). Non ci sono trucchi, rigiri, menzogne...è ancora e sempre la bambina che parla, viva e sacra. Ho assistito ad alcuni concerti della cantante pop (ma proprio mi dispiace chiamarla cantante "pop") Roisin Murphy, e l'impressione che ne ho ricavata è che sia simile ad una bambina magica che ha conservato anche nell'età adulta il suo splendore originario. Questo genere di donne è una vera benedizione, peccato che siano cosi' rare... Questa piccola digressione per spiegare quale forte impatto abbia potuto avere su di me il personaggio interpretato benissimo da Amy Adams, tale da farmi dimenticare la modestissima statura (cosi' mi è parso) del film. La storia d'amore impossibile (lei si risveglia alla notte, ma è una statua!) col protagonista è appena accennata in mezzo a battute di poco conto (e doppiate con pessimo gusto omaggiando spesso i dialetti napoletano e romanesco, come se a tutti piacessero), appena accennata, ma quel tanto che basta per far riapparire Amy Adams nei panni di una ragazza che visita il museo e che attrae l'attenzione di Ben Stiller...
Sull'interpretazione di Amy Adams
Molto bella, sa far risplendere la sua Amelia del candore fanciullesco necessario.
Molto bella, sa far risplendere la sua Amelia del candore fanciullesco necessario.
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