Regia di Lee Daniels vedi scheda film
Precious è una ragazzina nera di 16 anni con alcuni “problemini”: il padre l’ha più volte violentata e le ha così dato una figlia, che ha la sindrome di Down. Lei vive con la madre, che la odia, una fannullona sovrappeso che campa grazie al sussidio statale (è senza lavoro, in realtà non lo cerca, il marito violentatore non si vede mai a casa, lei inganna i servizi sociali ad ogni loro visita) e passa dalla cucina alla tv, senza uscire quasi mai. La Precious, anch’essa in leggerissimo sovrappeso, frutto anche di una totale ignoranza sull’alimentazione, frequenta senza profitto la scuola, tanto che viene indirizzata a una scuola particolare, per persone con problemi. Anche perché ora è nuovamente incinta per l’ennesima violenza. Durante il film, scoprirà sia di non essere scema, anzi, e pure di essersi beccata l’AIDS.
Insomma, una serie infinita di sfighe che attrae il pubblico come una gastroscopia, immagino, e infatti me lo sono visto non con tutta sta voglia. Alla fine non è male, però, anche se il tutto mi pare un’operazione per fare tacere le coscienze, come dire, ok, abbiamo fatto anche il film sulla sfigata, ci siamo addolorati e preoccupati quanto basta, ora torniamo ai ca***i nostri. Il politically correct l’ha anche portato alla notte degli Oscar, e poi… poi, penso nulla. Insomma, mi pare tutta un’operazione fatta a tavolino, il film è tratto da un romanzo dove l’autrice si sarà sbizzarrita a inventarsi tutte le sfighe che le venivano in mente. In effetti manca solo che il figlio che sta per nascere, una volta cresciuto, la violenti, si droghi e faccia una strage in un orfanotrofio, e siamo al completo. Siamo insomma all’esagerazione più esagerata, al limite del comico involontario.
Il film come tale non è comunque malvagio, e a una sufficienza ci arriva. Cast all’altezza, con alcune star della musica, che se la cavano tutte bene, tra l’altro. Ha vinto due Oscar, uno per la attrice non protagonista (la mamma panzona) e l’altro per la sceneggiatura non originale (questo un tantino regalato). Altre 4 nomination non andate bene, tra cui per il migliore film, candidatura che è essa stessa un’esagerazione. Film costato poco, incassi buoni ma da film d’essai.
Sembra tutta vera, brava.
Oscar un tantino regalato, deve solo fare la stronza e dire una pacca di parolacce
Credibile
La rivaluto
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