Regia di Lee Daniels vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Classico film che piace tanto agli americani (e non solo), almeno come impostazione di base della storia (ragazza che cresce in mezzo a mille difficoltà in un ambiente degradato che la imprigiona), ma che poi ci aggiunge anche qualcosa di più personale, come un po’ di fantasiosa immaginazione che fa da contrasto con la realtà e scelte di casting interessanti, in più non cerca nemmeno il finale benevolo e rassicurante (se non in minima parte).
Precious (Gabourney Sidibe) è una ragazza di sedici anni che vive con la madre (Mo’Nique) in un tugurio, ha già avuto un figlio da suo padre (già, non è un errore di battitura) e per giunta ne aspetta un altro.
Trattata malissimo da tanti, a fatica sa leggere (ma in matematica è brava), così quando viene cacciata da scuola ne trova una alternativa e qui conoscerà compagne in grado di capirla ed una maestra (Paula Patton) che le darà il suo aiuto per migliorare il suo stato.
Lee Daniels costruisce un film molto schietto intorno ad un corpo ingombrante come quello della protagonista, presentando con spietata semplicità un mondo terrificante, ovvero quello della giovane Precious.
Lo fa senza scorciatoie, infatti se è vero che raggi di luce di speranza (anche molto radiosi) si manifestano, comunque il futuro non è dei più rosei (anzi), insomma la vita quando vuole, sa essere dura e spietata, così come la madre di Precious (una mamma così dura e cattiva non la ricordo, così come non ricordo una scena di scontro fisico tra madre e figlia così violenta) che la sfrutta e la maltratta in tutti i modi dandole colpe ingiuste.
A smorzare i toni davvero grigi arrivano alcuni inserti fantasiosi molto gustosi, ad esempio inseriti nel pensiero di Precious dopo essere svenuta in seguito ad un colpo in testa, ma anche il percorso di tortuosa maturazione della ragazza l’ho trovato di tutto rispetto e comunque rivelatore di un’anima.
Così “Precious” è stata una delle rivelazioni dell’anno 2009, vincitore di tanti riconoscimenti meritati, infatti calarsi in contesti simili senza cercare un’ostentata correttezza formale e di contenuto è un biglietto da visita considerevole.
Interessante.
VOTO : 6/7.
Ha una mano felice e riesce a raccontare una storia difficilissima senza scadere in facilonerie castranti, mettendoci anzi iniziative personali riuscite.
VOTO : 6/7.
Ingombrante lei e il suo difficilissimo personaggio destinato a non essere dimenticato velocemente per più motivi.
VOTO : 7.
Altro personaggio che non si può dimenticare facilmente la sua madre cattivissima e oltremodo rozza.
Recitazione efficace e inaspettata.
VOTO : 6++.
Ordinata e volitiva, ruolo più classico degli altri, ma comunque importante.
VOTO : 6.
Manco l'avevo riconosciuto.
VOTO : 6.
E' la preside della scuola di Precious.
Ruolo facile facile.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6.
Sufficiente.
VOTO : 6+.
Abbastanza interessante (è una delle compagne di Precious alla scuola "alternativa").
VOTO : 6.
Dimessa ed attenta, nel suo piccolo (il ruolo è comunque limitato), lascia traccia di se.
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