Victor e Annette sono sposati e hanno una bambina, Pamela. Victor affoga le delusioni nella droga, Annette nasconde la propria fragilità dietro un atteggiamento inflessibile. Poi i tre si trasferiscono a Parigi e...
Note
Un'opera prima fortemente segnata dall'interpretazione di Paul Blain, figlio del grande attore e regista Gérard.
Emozionante opera d'esordio della regista, abile a descrivere lo sfaldarsi di una coppia, il brusco distacco e la tardiva riconciliazione tra un padre dall'animo tormentato – finito alla deriva anche per colpa della droga – e l'unica figlia adorata, cresciuta lontana da lui.
Con quest’opera, Mia Hansen-Løve realizza il cinema dei momenti, che si susseguono secondo il filo discontinuo del tempo, e si chiudono improvvisamente, prima di risolversi in un atto decisionale, in un sentenza conclusiva. Il racconto è sfuggente e frammentario, privo di vera logica e di incisività, esattamente come lo è il carattere di Victor, la cui instabilità psicologica ed affettiva… leggi tutto
Con quest’opera, Mia Hansen-Løve realizza il cinema dei momenti, che si susseguono secondo il filo discontinuo del tempo, e si chiudono improvvisamente, prima di risolversi in un atto decisionale, in un sentenza conclusiva. Il racconto è sfuggente e frammentario, privo di vera logica e di incisività, esattamente come lo è il carattere di Victor, la cui instabilità psicologica ed affettiva…
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
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Commenti (1) vedi tutti
Emozionante opera d'esordio della regista, abile a descrivere lo sfaldarsi di una coppia, il brusco distacco e la tardiva riconciliazione tra un padre dall'animo tormentato – finito alla deriva anche per colpa della droga – e l'unica figlia adorata, cresciuta lontana da lui.
commento di Leo Maltin