Regia di André Malraux, Boris Peskine vedi scheda film
Siamo negli anni '40, strano vedere un argomento ritenuto tabù al cinema, ma certamente la produzione è di mano francese, come anche il regista. Malraux aveva partecipato direttamente come tanti altri stranieri europei e non solo, dando una mano come potevano, a non far crollare la Spagna nel franchismo e quindi nel fascismo. Un sguardo politico e quasi documentaristico non lontano dal nostro neo realismo, che riesce a darci l'atmosfera che regnava in quei momenti e la partecipazione commovente della popolazione, non a caso la prima scena si riferisce alla morte di un combattente italiano. La speranza a cui fa riferimento il titolo è vana, lo sappiamo noi posteri ed anche lo stesso regista, che ormai si affida al racconto della sua esperienza, ma la storia non si fa con il senno del poi, ma si vive al presente, almeno nella sua rappresentazione e la piccola vittoria nei cieli del sud, ci fa partecipi di questo spirito. Nella mia famiglia ho sentito raccontare l'esperienza in Spagna di due zii, anche fratelli, che parteciparono per ragioni economiche e giovanissimi, senza capirne il vero significato, e che si scontrarono con degli italiani che appoggiavano l'altra parte, quindi la storia mi ha da sempre appassionato.
Aiuta Mlaraux alla realizzazione
Da un suo storia fa questa operazione sentita
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