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Masters of Horror. Family

Regia di John Landis vedi scheda film

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Gianluca Caruso

Gianluca Caruso

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Masters of Horror. Family

di Gianluca Caruso
8 stelle

Chi osa asserire che un contenuto vasto sia alla base di una pellicola di successo dovrà fare i conti con un magnifico Landis, artefice di uno squisito mediometraggio dell'orrore. Il regista firma un'opera molto semplice utilizzando diverse peculiarità stuzzicanti ed in modo particolare una classica trama rielaborata attraverso intelligenti idee fresche: la difficile e travagliata esistenza quotidiana dei signori Fuller viene ulteriormente degradata e messa in soqquadro dal tracagnotto Harold Thompson, un apparente buon uomo dalla favella aulica e l'aspetto bizzarro che risulta sin dall'inizio del film essere un pazzo malato di mente. Evitando esagerati spoiler sulle vicende narrate dal regista, si può subito notare che l'originalità non è il punto forte della situazione: risoluzione di un problema e conseguente imprevisto, la famigliola con i vari problemi ma pur sempre felice e l'estraneo "nemico".  Ritroviamo quasi uno schema narrativo tipico di una favola/fiaba o di generi letterari simili. Ciò che rende il prodotto in sé qualcosa di davvero fantastico ed ineguagliabile è la maestrìa di Landis nello sviluppo di ogni singolo evento o nell'illustrazione dei personaggi da un punto di vista fisico o psicologico. Il secondo carattere è, in modo particolare,  l'elemento fondamentale del mediometraggio considerando l'alterazione mentale del protagonista. Attraente e spettacolare l'intelaiatura dello start del film che presenta la passione (a dire il vero,  lugubre ossessione) di Harold di crearsi una propria famiglia (da cui deriva il titolo "Family", ma evito ancora descrizioni troppo precise). E' da precisare che nel caso del nostro pazzo avere uno scheletro nell'armadio non è affatto un modo di dire! Anzi, è un eufemismo. Ben studiati i dialoghi e realistici i pensieri e le emozioni dei personaggi, magistrale l'operato degli attori che forniscono un'ottima prova di recitazione. Nota leggermente negativa nel finale che ad avvenimenti a sorpresa e dalla elevata suspance alterna attimi troppo veloci che annientano la bellezza del colpo di scena. Un pizzico di spinto erotismo completa la deliziosa miscela.

Sulla trama

Rielaborazione ben riuscita della classica faida famiglia/"nemico" random. Fondamentale l'idea sulla quale si costruisce la figura del protagonista e molto particolare lo svolgimento intorno a questo.

Sulla colonna sonora

Suggestive melodie gospel/blues/country riscontrabili sin dall'inizio migliorano l'atmosfera tenebrosa della città rendendola quasi una commedia dalle risate assicurate. Davvero interessante.

Cosa cambierei

Poco da dire sullo svolgimento del film. Cercherei semplicemente di rallentare il finale anche al costo di trasformare il mediometraggio in qualcosa di più lungo pur di mantenere il significato profondo degli avvenimenti.

Su John Landis

Sono rimasto abbacinato dallo splendore della semplicità di questo regista che in poco tempo e con poco budget riesce a partorire anche prodotti di altissimo livello.

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