Regia di John Landis vedi scheda film
non è facile far rabbrividare col sorriso e landis non ci è proprio riuscito. il suo pare più una farsetta. un divertissement "d'autore" di cui non sentivo il bisogno. confrontato con deer woman però è meglio e ci vuol ben poco. il serial killer è un soggetto abusato che però bisogna saper prendere. il film poteva essere bello e ci sono attimi in cui s'intuisce ciò che landis forse aveva intenzione di fare. ma il vicino pacioccone non trasmette nemmeno per un istante il malessere della banalità del male. l'idea del crearsi una famiglia per essere quell'uomo normale del sogno americano, falciando vite innocenti non è niente male. soprattutto se si pensa che gli elementi per crearla, vengono strappati ad altri nuclei familiari. quindi l'ennesimo annientamento della famiglia da parte di un elemento della società è bello, ma il cotè grottesco non è efficace. perchè non è grottesco, ma è una farsaccia. e anche il twist finale non fa che peggiorare la situazione. perchè sebbene il rivoltamento della situazione potrebbe far pensare che il regista stia schiacciando ancor di più il pedale della cattiveria, sembra solamente di essere davanti ad uno dei soliti segmentini abortiti dei masters of horror.
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