Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Soderbergh ha di buono che, pur non stancandosi mai di lavorare e di sperimentare, riesce a mantenersi su livelli dignitosi in ogni suo progetto. Questo è uno dei suoi 'mainstream' (sempre nel 2009 ha girato The girlfriend experience, a budget ridotto e con la pornodiva Sasha Gray come protagonista), quelli con produzione e casting hollywoodiani insomma, è una commediola dai salaci spunti (ma quasi solo quelli, sia chiaro) satirici in ambito economico e sociale, e per quanto sia piuttosto lenta e poco incisiva, ha il merito di cogliere lo spirito dei tempi e di godere di una propria minima originalità. Bravo Damon coi baffetti e la pelata, imborghesito ed imbolsito; la didascalia recita 'basato su un vero pettegolezzo' e descrive perfettamente lo spirito dell'opera, ispirata vagamente ad una storia vera. Non brutto, ma poco efficace. 5/10.
Il manager di un'importante multinazionale agroalimentare propone di collaborare con l'Fbi per smascherare i misfatti dei piani alti dell'azienda. Assoldato, sembra inizialmente ottenere qualche informazione utile, ma poi viene accusato di instabilità mentale e di farneticare; infine si scopre colpevole lui stesso.
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