Regia di Alberto Cardone vedi scheda film
Il professionista Alberto Cardone, dopo la bella prova data con la “trilogia della puntata” (“Sette Dollari sul Rosso”, “Mille Dollari sul Nero” e “20.000 Dollari sul 7”), arriva con questo film interpretato da Peter Martell a insoporiferare la modulazione western risultando prosaico e lamentoso. Parte bene, questo va detto, e il villaggio western degli studi De Lauretiis non ha nulla da inviadare ai De paolis/INCIR o al Cave Film Studio di Gordon Mitchell. Peter Martell è lo sceriffo di Kansas City che non piace troppo al giudice locale (Andrea Fantasia). Così s’architetta il modo di accusarlo di omicidio, visto i suoi medoti brutali e violenti. Ma è innocente e alla fine, pur risultando tale agli occhi del comprimaro di lusso Glenn Saxson, il vicesceriffo di Kansas City, va per la sua strada con la donna amata, restando però inclinato con la giustizia.
Il film alterna poche sequenze valide a giustapposizioni patetiche che sì sono piacevoli da vedere per chi ama il western, compreso quello all’italiana girato fuori Roma, ma rese con prosaicità tale da non entusiasmare. La storia in sé non è cattiva, ma manca di qualcosa. Peter Martell stesso, dà il meglio di sé in ruoli più piccoli o circoscritti, e soprattutto non nei panni dell’eroe. Ecco che risulta egli stesso un “fuori posto” sia all’interno della vicenda sia nella cornice delle modulazioni narrative.
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