Regia di Terrence Malick vedi scheda film
La ricerca della luce e l'esigenza dell'invisibile non sono mai state così urgenti e necessarie, salvifiche e pulsanti come in questo caso; come in questo (buio) momento storico.
Ecco che in The Tree of Life viene, appunto, palesata e soddisfatta questa esigenza ed urgenza che, come mai prima d'ora, portano il pubblico verso la ricerca della luce; verso l'esigenza dell'invisibile.
The Tree of Life è il manifesto di un'esigenza collettiva. Il manifesto dell'umanità.
Il film di cui tutti, ora più che mai, han bisogno.
The Tree of Life è il gesto panteistico più potente, propulsivo e riconciliante del Cinema tutto.
Ciò che dice Dumont è verissimo, ovvero che "l'invisibile non si filma"; ma come si può negare la bellezza del gesto, nonché, come accennato nel paragrafo precedente, la necessità e l'urgenza di questa eterna ed infinita ricerca? Di quell'invisibile che si ripete costantemente, di epoca in epoca, rappresentato da un gesto non fatto; da un'azione sfiorata, come ad esempio un dinosauro che, per Pietà, Benevolenza e Grazia, decide di non schiacciare, con la zampa, un suo simile; poi ritorna in un'altra forma, come Jack che, per Pietà, Benevolenza e Grazia, decide di non schiacciare, con la macchina, la testa di suo padre. Ecco quanto può essere salvifico quell'invisibile che "non si vede e non si filma"!
E, in fondo, può essere, inavvertitamente ed inaspettatamente, pure filmato...
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