Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Chi fa cinema si divide in due: chi racconta storie e chi fa arte, e di solito i secondi raccontano se stessi per parlare del cosmo intero. In questa opera che si può definire un Salmo moderno, Malick fa proprio questo, e fa vibrare dentro di noi le corde dell'Universo intero.
Per me è un'opera d'arte somma, perché racconta dell'Universo raccontando di se stessi e viceversa, come quando si legge la Bibbia. E' un'immersione in un'eperienza mistica. Ci sono momenti da pelle d'oca, dove la musica o il silenzio sono fondamentali. Come poi non notare le contraddizioni malickiane, come musica/narrazione?: muore un ragazzo e c'è "Il Titano" di Mahler, l'Universo si crea e c'è il Lacrimosa - la "Creazione che geme e soffre come nelle doglie del parto" di San Paolo? E' qualcosa di più di un film: è qualcosa che 'ti guarda' più che farsi guardare. E spero che, come in questo film, il Paradiso sia il ritrovarsi assieme, al di là delle acque oscure, al di là del tempo, in un fraternissimo abbraccio. Grazie Terrence!
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