Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Indipendentemente dal fatto che si sia d'accordo o meno con l'assunto teologico/teleologico di Malick (e io non lo sono), bisogna secondo me riconoscere che The Tree of Life è un film emozionante e potente. Visivamente stordente, conta su una colonna sonora di notevole impatto, usata con una sapienza che è raro riscontrare in qualsiasi tipo di film dei nostri tempi. Malick è riuscito a far prevalere il proprio film sui grandi nomi (Pitt, Penn) del cast. È un film in cui emergono temi come il dolore, l'amore, la pietà, la compassione in tutti i suoi significati, il pentimento, ma anche l'odio e la ribellione, senza mai far storcere il naso allo spettatore. Malick, del quale non sempre avevo apprezzato le opere precedenti (avevo apprezzato così così, per esempio, The New World), mira in alto, a registi-ideologi come il Kubrick di 2001 o a Tarkovskij, mettendo il Giobbe dell'Antico Testamento in una struttura che sembra prendere spunto dal celebre verso dell'Amleto «the time is out of joint» e almeno nel finale raggiunge vette che riportano a Dante, a Milton e a William Blake.
Uno dei pochi film delle ultime stagioni che può essere inserito negli annali alla voce capolavoro.
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