Regia di Terrence Malick vedi scheda film
Cocente delusione, tanto più che di Terence Malick avevo apprezzato i precedenti « La rabbia giovane » (1973), « I giorni del cielo » (1978) e, soprattutto, « La sottile linea rossa » (1998), uno dei più sorprendenti film bellici che abbia mai visto. Qui, non ci siamo proprio. Per le belle immagini e per la grande fotografia ci sono musei, mostre, gallerie; per le riflessioni filosofiche ci sono seminari, convegni, lezioni accademiche. Quando vado al cinema, invece, desidero vedere un film, magari strampalato, surrealista, d’avanguardia o eccessivo, ma un film. Non deve essere necessariamente una storia lineare, può essere intellettualistico, difficile, ostico, ma non può ridursi ad una noiosa successione di fotogrammi accompagnati da una voce fuori campo che spara una serie di presuntuose sentenze. Ammetto di non essere riuscito ad arrivare fino alla fine. Tuttavia, di fronte ad opinioni entusiastiche da parte di utenti che stimo molto, potrei essere io a non aver saputo cogliere la chiave di lettura del film. Nei miei 60 anni di vita, il Cinema mi ha riservato molteplici sorprese, facendomi scoprire a decenni di distanza capolavori che, alla prima visione, avevo giudicato negativamente. Il problema, se mai, è che di decenni me ne sono riamsti pochi e non so se «The Tree of life» ce la farà.
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