La recensione su Alice in Wonderland

di supadany

6 stelle

VOTO : 6,5.

Per una volta parto dalla fine; il film l’ho trovato molto godibile e complessivamente mi ha soddisfatto anche se dal connubio costituito da Tim Burton, Johnny Deep e una storia così in grado di dar libero sfogo alla fantasia del suo autore, mi sarei aspettato decisamente di più (tipo un bel colpo di fulmine).

Ed invece qui Burton sembra lui solo per brevi frangenti e l’immaginario, per quanto lussuoso e realizzato con ingenti mezzi, pare figlio di un compromesso (o almeno la voglio immaginare così) tra una produzione costosissima e tutto il resto.

Alice (Mia Waiskowska), ormai adolescente, torna nel paese delle meraviglie che aveva già visitato da bambina.

Sulla sua strada si imbatte nel cappellaio matto (Johnny Deep), il bianconiglio, tanti altri personaggi di contorno, ma soprattutto nelle due regine, quella Bianca (Anne Hathaway) e quella di cuori (Helena Bohan Carter), sorelle assai distanti, la seconda infatti è subdola, cattiva ed egoista con tutto e tutti.

Spetterà proprio ad Alice far trionfare il bene nei confronti della malvagia e ritornare nella sua vita reale per prendere le decisioni importanti (un matrimonio forzato e gli affari lasciatigli dal padre defunto).

Operazione che non bada a spesa, ma anche spesso imbrigliata dagli stessi mezzi che l’hanno resa possibile e che comunque appagano lo sguardo per quanto si ha ogni tanto la sensazione più di finto che di fantastico (con più artigianato e meno effetti al computer Burton ha creato ambientazioni molto più felici ed efficaci).

La storia non brilla per compattezza ed originalità, risulta per lo più un’avventura gradevole, che vive più su estemporaneità accattivanti che su di una trama ben diramata.

Per esempio ho trovato lussuosa la regina di cuori, cattiva ed acida oltre modo, l’Alice rappresentata pallida ed insonne, lontana dalle cartoline animate, in più non mancano personaggi simpatici a fare da contorno (vedi i due gemelli dalla parlata contorta).

Dunque un film che si guarda, ma che non lascia nemmeno un grande ricordo di se e viste le premesse si può dire che l’obiettivo della vigilia sia stato raggiunto solo in parte.

Insomma, un po’ deludente viste le firme, ma come intrattenimento ci siamo (almeno a mio modo di vedere ovviamente) senza comunque particolari entusiasmi.

Su Tim Burton

VOTO : 6,5.
Decisamente meno personale del solito, per quanto alla fine riesca a costruire un prodotto degno, ma delude buona parte delle (tante, fin troppe) attese.

Su Mia Wasikowska

VOTO : 6++.
Abbastanza efficace, ma, anche per colpa dell'insieme, non sfonda.

Su Johnny Depp

VOTO : 6+.
Relegato in secondo piano, entra in scena solo a film ben avviato.
Comunque sbandierato come se fosse il protagonista assoluto su tutti i poster e questo da un pò fastidio.
La sua prova è sufficiente, ma lontano dall'essere meritevole di lodi.