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Alice in Wonderland

Regia di Tim Burton vedi scheda film

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Tato88

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La recensione su Alice in Wonderland

di Tato88
8 stelle

Ancora una volta mi tocca l'arduo compito di scrivere la prima recensione...è un mestiere di responsabilità! Ebbene, innanzi tutto vorrei dire che il giorno in cui filmtv permetterà di inserire "e 1/2" accanto al voto sarà un gran giorno.  Perchè "Alice in Wonderland" non è da 4, ma nemmeno da 3... la verità sta nel mezzo. Ma procediamo con ordine... Giungo oggi al cinema Adriano di Roma alle 16:30. Il vistoso invito della buonevista non dava specifiche sul programma, ma prometteva un rinfresco iniziale curiosamente denominato "Thè con Alice". E la buonavista, come al solito, fa le cose in grande!!! C'era di tutto: una schiera di cappellai matti (e cappellaie) han servito una infinità (ripeto: infinità!) di pasticcini, meringhe, thè, succhi d'arancia, torte, tortine, crostate, crostate di frutta, torte della nonna, ai pinoli, tortine, muffin, torte a forma di dado, torte a doppio strato, torte a 4 piani...non c'erano due dolci che si assomigliassero, ognuno era unico e speciale, guarnito di una crema diversa o decorato in maniera differente! E non erano solo belli, erano anche buonissimi!!! Dopodichè siamo entrati in sala, abbiamo visto i trailer di qualche film e 15 minuti del futuro "Prince of Persia". Ed infine ecco i titoli di testa di Alice (ora esco dalla modalità esaltata e torno critico XD). Rapidissimo confronto con l'ultimo Burton: se "Sweeney Todd" era eccessivamente lento, ovvero non succedeva assolutamente nulla a livello narrativo se non nelle battute finali, in "Alice in Wonderland" avviene esattamente l'opposto: L'inizio è rapido, veloce (troppo veloce), viene sbrigativamente presentato il personaggio di Alice e la sua situazione-condizione nel mondo reale, la caduta nel paese delle meraviglie e subito si succedono una miriade di eventi (diventa piccola, diventa grande, incontra il bianconiglio, pinco panco e panco pinco, fiori parlanti, brucaliffo....). Insomma succede tutto, e non succede nulla. Tutto digitale, paesaggi e personaggi, tranne Alice...Non è stucchevole, non come "Amabili resti" o "Parnassus", ma decisamente troppo veloce e non molto divertente. Già storgevo il naso. Poi, fortunatamente, interviene lo stregatto e il mirabolante cappelaio matto. Da lì in poi la sceneggiatura inizia a tornare nei ranghi. Anzi, fa molto di più: diventa interessante, divertente, appassionante. Dimenticate il film della Disney. Burton si ispira (lui dice di aver "adattato fedelmente", ma non posso confermare la cosa) non solo ad "Alice nel paese delle meraviglie" di Carrol, ma anche al suo seguito "Oltre lo specchio, e quel che Alice vi trovò". Sicuramente qualcosa di nuovo, e non banale. Due sono le cose che stupiscono più di tutte: 1) La caratterizzazione approfondita di certi personaggi (in primis quella del Cappellaio Matto, interpretato da uno dei migliori (sì, migliori! in certi momenti anche commovente) Johnny Depp, ma anche da un non proprio innocente Stregatto, troppo buffo e sornione,  la perfida ma triste Regina di Cuori, una deformata Bonham Carter, e una non meno tormentata Regina Bianca, una autoironica Anne Hathaway. In generale nessun personaggio è davvero in pace con sè stesso, ognuno ha le sue manie, i suoi difetti, i suoi tic...tanto che Alice, interpretata da una bravissima (e bellissima) Wasikowska, sembra provare pietà per chiunque incontri, e comportarsi inoltre con una sorprendente maturità, che è in parte causa del punto due -->2) Il finale non idillico, dettato appunto dalle scelte non felicissime prese dalla stessa Alice, ma anche dagli altri personaggi che non portano proprio il buon esempio (vi ricordate la strega? non veniva uccisa da Biancaneva, ma inciampava e cadeva da sola nel dirupo...) ma sicuramente un ottimo (e da me pienamente condiviso) messaggio, che non voglio svelare. Quindi un quattro stelle regalate, ma che sarebbero potute diventare un buono pieno se non fosse stato per i primi 20 minuti e per una regia troppo spettacolarizzante (e poco significativa...) che non si addice ad un regista che ormai viene definito autore... Diciamo che il film non ha compensato la tristezza di non aver ricevuto il magnifico gadjet-cappello del cappellaio matto che distribuivano all'uscita (era terminato, accidente a me che guardo i titoli di coda....). Buona visione a tutti!

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