Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Un tripudio di colori, una gioia per gli occhi e uno spettacolo da non perdere, soprattutto al cinema, dove la proiezione dei fantastici paesaggi di Gilliam mi ha avvolto rendendomi parte dei mondi visionari di questo grande regista. Ho scelto di vedere questo film per lo spettacolo che speravo di ritrovare e che già avevo ammirato in Brazil. In questo nuovo lungometraggio Gilliam torna più ispirato che mai, trovo che la mente di Parnassus sia frutto di una rara intuitività e di un'incredibile capacità espressiva. I sogni e gli incubi, il terrore e le lusinghe, tutto si appoggia sull'assioma immortale che bene e male non possono vivere l'uno senza l'altro e che nella vita si debba scegliere (qui in modo un po' manicheista) quale strada prendere, a chi donare la propria anima. Mi sono emozionato continuamente di fronte a quest'opera metafisica e in particolare ho apprezzato tantissimo il tango tra il diavolo e Valentina in uno scenario di buio e nulla assoluto costellato da pezzi di vetro, specchi utili per far risaltare ancor di più l'unico elemento di colore, il rosso lussureggiante dell'abito della ragazza. Rosso che ritorna anche alla fine, nella mela simbolica che ha segnato per sempre nel dogma cattolico l'esistenza dell'uomo.
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