Regia di David Yates vedi scheda film
Ultimo episodio, prima parte, della saga di Harry Potter. Il mago ed i suoi amici, braccati dagli sgherri di Voldemort che fanno loro intorno "terra bruciata", si mettono alla ricerca dei "feticci" che contengono l'anima del mago malvagio, resa difficile dalla necessità di decifrare gli indizi lasciati da Albus Silente e condurre altre indagini, contemporaneamente al doversi spostare continuamente per sfuggire alle forze del male. Un film diverso da tutti i precedenti, per prima cosa rigurdo l'ambientazione. La scuola di Hogwarts non è minimamente mostrata. I protagonisti Harry, Ron, Hermione vivono un'avventura "on the road" attraversando località selvagge ed irrealmente spopolate, a simbolo della solitudine nella quale sono stati costretti. I loro antagonisti utilizzano strumenti magici, ma metodi molto umani per dar loro la caccia: delazione, minaccia, screditamento tramite i media. Tra tutti gli episodi della saga, questo è quello nel quale maggiormente trovo parellelismi con la realtà. La rappresentazione del "ministero della magìa", alla mercè di capi che organizzano un'epurazione tramite schedature e processi sommari rimanda alla memoria di fatti accaduti in Europa un'ottantina di anni fa. Per tutto ciò, il film quasi non sembra un fantasy. Il racconto svelta particolari sulla morte dei genitori di Harry, con l'occasione di una visita nella sua cittadina di nascita. Ron ed Hermione, nonostante alcune incomprensioni, sono sempre al suo fianco. Come le precedenti, questa cinematografica ha un ritmo molto lento, a cagione dei lunghi dialoghi e delle sequenze che mostrano i tre quasi ostaggio di una natura indifferente. Nulla di nuovo sotto l'aspetto di recitazione ed interpretazioni; ho apprezzato questo penultimo episodio, dalle atmosfere intense e drammatiche, preludio ad una puntata conclusiva che immagino essere di notevole spessore.
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