La recensione su Harry Potter e i doni della morte. Parte I

VOTO : 6/7.

Penultimo capitolo della saga dedicata al maghetto più famoso dei nostri tempi che si muove tra frangenti molto riusciti ed altri francamente un po’ noiosetti.

Sicuramente il film paga, più di tutti gli altri, il suo essere prima parte di un libro, e questo aspetto risalta fin troppo per tutta la seconda parte della pellicola.

Harry, Ermione e Ron partono insieme alla ricerca degli horcrux, mentre Lord Voldemort e i suoi perfidi alleati danno loro la caccia.

Questa avventura li porterà molto lontano dai lidi “amichevoli” di Hogwarts, e le insidie saranno assai maggiori rispetto agli aiuti che potranno trovare sul loro tragitto.

La prima ora è assolutamente favolosa, tra avventura, un dinamismo davvero efficiente, magie, personaggi di ogni risma, inseguimenti vorticosi (ma comunque mai eccessivamente sovraccaricati), luoghi rappresentati con grazia e maestosità, sfruttando così al meglio le possibilità offerte da un budget consistente.

Purtroppo il tutto si arena parecchio per i restanti novanta minuti, nei quali tanti dialoghi, non proprio stimolanti, fanno ripetutamente capolino, la vicenda si imbriglia per risollevarsi solo parzialmente sulla parte finale.

Questo anche se poi il film paga proprio l’epilogo che non è altro che una finestra che vuole ingolosire il pubblico in vista dell’ultima avventura, ma questo lo si poteva facilmente intuire.

Così lo spettacolo risulta parzialmente monco, in ogni caso la prima ora è davvero stimolante, visivamente confezionata al meglio e dotata di un ritmo che rende questo lungo frangente tra i migliori dell’intera saga (inferiore solo al pregevolissimo terzo capitolo).

Peccato solo che vengano meno tanti storici personaggi (ed un po’ Hogwarts mi è mancata), ma a qualcosa bisognava comunque rinunciare e poi la storia questa è.

Il divertimento è comunque garantito, in attesa dei fuochi d’artificio dell’ultimo capitolo della saga cinematografica più vista degli anni duemila.

Su David Yates

VOTO : 6/7. Scintillante ed euforico nella prima oretta, un pò troppo compassato nella seconda parte. Ok che la storia era strutturata in un certo modo, ma in qualche modo credo che avrebbe potuto ovviare meglio a questo evidente squilibrio.

Su Emma Watson

VOTO : 6,5. Molto maturata, mi sembra til migliore prospetto tra i tre "giovani" protagonisti.

Su Daniel Radcliffe

VOTO : 6++. Se la cava, ma è lontano dell'essere entusiasmante.

Su Helena Bonham Carter

VOTO : 6++. Divertente, come sempre, la sua caratterizzazione, ma ha poco spazio.

Su Alan Rickman

VOTO : S.V. Praticamente non si vede.

Su Rupert Grint

VOTO : 6. Passabile, ma in altri capitoli era più simpatico, sarà anche che la crescita non gli ha portato benissimo.

Su Jason Isaacs

VOTO : 6. Sufficiente.

Su David Thewlis

VOTO : S.V. Si vede pochissimo.

Su Timothy Spall

VOTO : 6. Canaglia ben fatta anche se lo spazio che ha per esprimersi è davvero limitato.