Anna è la seconda figlia di Sara e Brian Fitzgerald, concepita e messa al mondo con lo scopo di risolvere i problemi di salute della sorella maggiore. A un certo punto della sua vita, la ragazzina sente l'esigenza di ridefinire la propria identità e chiede aiuto a un noto avvocato per ottenere l'emancipazione medica dai genitori.
Note
Tratto dal romanzo _My Sister's Keeper_ di Jodi Picoult, _La custode di mia sorella_ offriva potenzialmente terreno fertile. Eppure Cassavetes jr. ritiene il mélo ricettacolo di luoghi comuni. Flou, ralenti, voci off, colori oro e ocra, dettagli quasi gore abbondano ma non ci toccano mai il cuore. Odiosa com’è, Cameron Diaz è l’unico personaggio umano del film. Il regista, invece, la spreca perché teso solo a estorcere pianti e non a creare emozioni.
Sfacciatamente costruito per tentare la via della lacrima facilissima (col combo cancro più età giovanissima della vittima), è un film che può piacere a chi è abituato a un certo tipo di spettacolarizzazione del dolore sia al cinema che alla tv, ma per tutti gli altri risulta frustrante il dover appurare come tante cose siano posticce e fittizie
Ci sono tutti canoni del medical-movie con un finale retorico e compassionevole,non si eleva da precedenti lavori simili,ma riconosco la bravura della Diaz alle prese con un' opera drammatica,insomma se la cava bene.Il film....per me voto 5.
Pensate che sia uno strappalacrime?Pensate di veder rappresentato un problema non facile?Problema che vi susciterà emozioni e dibattiti?Siete curiosi di vedere la Diaz in vesti non proprio consoni alla sua bellezza? Non rimarrete affatto delusi,il film rispetterà in pieno i vostri programmi.... In effetti non che mi aspettassi molto altro anche io;certo a volte si gira a vuoto,il… leggi tutto
Ero consapevole che avrei visto un film tutto impostato sui sentimenti, ma non immaginavo a quali livelli, e soprattutto ho avuto l'occasione di misurare quanto scarse siano le mie resistenze emotive di fronte ad una vicenda che ti pone davanti a scelte che implicano disarmanti investimenti di responsabilità. In pratica, dal momento in cui sono entrato in sala, il film mi ha fatto… leggi tutto
Nick Cassavetes, bisogna specificare bene il nome per non cascare nell’errore, o nell’orrore a secondo delle sensibilità. Che non è mai stato un genio come regista lo sappiamo, ma qui ha raggiunto il massimo, benché diversi segnali si erano intravisti dai film precedenti. Qui la storia straripa di tutto e di più, tanto che alla fine noi spettatori… leggi tutto
Uno strappalacrime, un film che parla di sofferenza familiare. Un film che induce a riflettere su quanto l'accanimento terapeutico possa danneggiare il paziente e le vite dei familiari. Si lascia guardare, lasciando spesso spazio alla noia. Tuttavia merita un giudizio più che sufficiente.
Che bello questo post di Maghella che mi ero perso e che invito chiunque abbia tempo e voglia a rileggere. Per puro caso, partendo da una canzone, approdando a un film e ai contenuti extra di…
film troppo concentrato a calcare la mano sul patetico e e cercare di far piangere regazzine che finisce col dimenticarsi che per un film ci vuole una storia e personaggi costruiti.l'idea di base intrigante ci sarebbe ma viene buttata via senza neanche troppa cura. Si parte subito forte e non c'è il tempo di entrare nella storia per venirne travolti, il risultato è noia è prevedibilità. il…
Facendo un buon fra me e mia moglie di cosa pensiamo di questo Film (avendolo Lei visto molto piu' di me mentre io ho visto solo ca. l'ultima mezz'ora ma era facile capire lo stesso la Tematica ...),posso dire che una sufficienza se la merita tranquillamente.voto.6.
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Commenti (5) vedi tutti
Sfacciatamente costruito per tentare la via della lacrima facilissima (col combo cancro più età giovanissima della vittima), è un film che può piacere a chi è abituato a un certo tipo di spettacolarizzazione del dolore sia al cinema che alla tv, ma per tutti gli altri risulta frustrante il dover appurare come tante cose siano posticce e fittizie
commento di silviodifedeCi sono tutti canoni del medical-movie con un finale retorico e compassionevole,non si eleva da precedenti lavori simili,ma riconosco la bravura della Diaz alle prese con un' opera drammatica,insomma se la cava bene.Il film....per me voto 5.
commento di ezioNon si può non essere coinvolti emotivamente. Tocca il profondo del cuore e della mente.
commento di enandrebello, toccante, coinvolgente. Che si vuole di più da un film?
commento di cleobello ,film toccante
commento di danandre67