Regia di Gregor Jordan vedi scheda film
VOTO : 6++.
Non ho letto il libro al quale questo film è ispirato, ma per quanto si vede, devo dire che sono presenti luci e ombre, ma soprattutto vengono messi in mostra tanti aspetti diversi, alcuni interessanti, altri meno, rischiando di fare un po’ di confusione senza arrivare sempre al dunque.
Insomma mi sembra che il materiale sia di difficile lettura, almeno cinematograficamente l’assemble non mi è parso riuscitissimo anche se alcuni scomparti presentano sfumature che sanno essere accattivanti.
Los Angeles anni ottanta, sesso, droga ed intenti criminali contraddistinguono la vita di un gruppo di persone le cui vicende si snodano sullo schermo.
C’è chi è ormai completamente assuefatto alla droga, chi non cerca alcun affetto oltre al sesso, chi non riesce ad avere una vita familiare normale (soprattutto perché non la vuole per davvero) e chi compie un rapimento mettendo in mezzo persone che niente c’entrano col mondo del crimine.
Raccontare la trama è un po’ un’impresa dato che le storie presentate sullo schermo si sormontano vicendevolmente, a volte si sfiorano, a volte no, ma in generale aprono tante strade con medesimi comuni denominatori che però non giungono congiuntamente in porto.
Tanti sono gli aspetti salienti messi in atto, su tutto funziona una rappresentazione globale dei giovani, ma non solo, viziati e benestanti che sprecano il loro potenziale, senza cercare affetti duraturi, ma solo divertimenti estremi destinati a bruciare velocemente senza avere dei veri obiettivi e si sa, prima o poi tutto finisce, ma quando non ti sei costruito nulla di solito alle spalle diventa tutto più difficile.
Quindi il quadro generale ha un senso compiuto, però la struttura, a livello cinematografico, non mi ha convinto molto, troppe cose vengono lasciate incompiute (sarà stato così anche il libro, questo non lo so, però cinema e letteratura sono arti un po’ diverse) e quindi rimane un po’ di amaro in bocca con una vaga sensazione di incompiutezza (tra l’altro il film non dura nemmeno novanta minuti quindi la sensazione vale doppio, dato che lo spazio per andare oltre c’era eccome).
Per il resto però il film funziona, la cura per la rappresentazione della società decadente degli anni ottanta è buona, le musiche di accompagnamento azzeccate ed in tema, mentre il cast, pur senza avere punte di livello assoluto, è variegato e presenta tanti nomi interessanti anche se alcuni (vedi per esempio Billy Bob Thornton) un po’ sprecati.
Complessivamente “The informers” è dunque un film accattivante, ma imperfetto che sa di piacevole incompiuto.
VOTO : 6++. Non convince sempre per come tratta le varie storie che costituiscono il suo film. Meglio invece dal punto di vista estetico a calarsi in un tipo di mondo e di società.
VOTO : 5,5. Relegato in un ruolo secondario e nemmeno di un certo livello. Così sottotono non mi ricordo di averlo mai visto prima.
VOTO : 5,5. Anche lei è abbastanza anonima (ma questo è già più normale). Probabilmente paga il fatto di apparire in un segmento poco convincente.
VOTO : 6+. Ceffo come piace a lui, ma anche per questo un pò troppo ordinario per i suoi standard.
VOTO : 5,5. Un pò anonima.
VOTO : 6++. Si cala piuttosto bene nel contesto.
VOTO : 6++. Cool, sexy e aperta al sesso di gruppo! In pratica un sogno ad occhi aperti, eheh.
VOTO : S.V. Ruolo minuscolo per cui risulta non giudicabile.
VOTO : 6. Sufficiente.
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