Regia di Dario Argento vedi scheda film
L’”istinto animale” è ciò che, allo stesso tempo, unisce e divide l’uomo e gli altri esseri: da un lato li accomuna nei desideri, dall’altro li mette uno contro l’altro nella battaglia per realizzarli. Purtroppo, però, il naturale equilibrio della lotta per la sopravvivenza è infranto dall’individuo che uccide non per fame o, comunque, per necessità, ma solo per avidità e per il gusto del superfluo. In questo film ogni personaggio perisce dell’arma che impropriamente usa per ferire il delicato ecosistema, in un’orgia suicidaria che, contravvenendo allo stesso principio di autoconservazione, costituisce l’apoteosi della perversione. L’uomo che tratta il proprio corpo come un oggetto inanimato, e lo strazia e lo seziona come se non fosse parte di sé, rappresenta, d’altronde, la quintessenza del genere horror: l’elemento “splatter” altro non è che il tripudio della fisicità intesa come carne ridotta a pura materia, e fa da contrappeso all’elemento spiritico, che è fatto di energia e volontà prive di contenitore. “Pelts”, con la rinuncia alle armi da fuoco a favore delle armi da botta e da taglio, è anche un ritorno alla crudeltà primordiale, quella delle mani che si sporcano di sangue, che rendono tangibile il senso del delitto, e màrchiano l’assassino agli occhi del mondo.
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