Regia di Robert Altman vedi scheda film
Marlowe (Elliott Gould), investigatore privato, riceve la visita da un amico che si trova nei guai e che da lì a poco deciderà di accompagnare in Messico. Quando la moglie del suo amico verrà ammazzata in circostanze misteriose, inizierà ad indagare sul caso.
Traendo spunto dal romanzo omonimo di Raymond Chandler, Altman mette in piedi un film dalle atmosfere tanto fosche quanto affascinanti. È la caratterizzazione del protagonista a colpirci fin da subito: Marlowe è un uomo solo, esclusivamente dedito al lavoro benché non gli frutti granché, vive in un appartamento modesto, indifferente a delle splendide fanciulle che abitano di fronte e che lo tentano con battutine a cui risponde con ironia. Malgrado le cose non gli vadano in maniera eccelsa, mantiene sempre un atteggiamento distaccato e professionale, anche quando si trova nei guai e finanche in pericolo di vita. Il mondo con cui deve fare i conti tutti i giorni è fatto di violenza, dove non si accendono barlumi di speranza; dove tradimento e avidità fanno da assoluti padroni. Dietro dunque una trama poliziesca, Altman - rispettando la poetica del suo cinema - dipinge anzitutto un quadro esistenziale, fatto di solitudini, drammi di fronte a cui, per non affondare, bisogna per forza mantenere il contegno impassibile del suo eroe.
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