Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Diciamo pure che oltre allo scandalo di una distribuzione in sala saltata c'è anche l'interrogativo grave perché avviene una cosa come questa, sapendo che Chabrol ha un suo pubblico ben determinato ed un film suo non fa mai il vuoto in sala, anche in casi, e ultimamente è successo, di film non eclatanti. Bellamy non è un film da sottovalutare, oltretutto sostenuto da un nome come Depardieu che certamente non ha bisogno di presentazioni ed da un cast altrettanto all'altezza e con una trama che prende bene lo spettatore facendo un gioco anche che va oltre l'indagine di un commissario. Il film è dedicato a due George: Brassens e Simenon, due nomi che non sono a caso sia per il film, che almeno per Brassens lo introduce in maniera significante e l'altro si onora di esibire un genere che lo richiama apertamente. Non credo che si scopra ora che il regista abbia delle sottigliezze in più che lo contraddistinguono, il pubblico lo ha capito e proprio per questo lo segue, quindi un discorso solo commerciale e poco significativo ha fatto fare questa scelta. Il regista nelle sue ultime regie collabora strettamente con la famiglia sia per la scrittura che per le musiche, dico la verità qualche volta la cosa non mi è molto piaciuta, ma qui ha trovato un perfetto equilibrio mettendo d'accordo pienamente storia e regia. La storia gialla è molto laterale e pur avvincendo, rimangono in primo piano altri elementi che rendono molto più interessante tutta l'operazione; l'umanità del famoso poliziotto la fa da grande e quindi il parallelo con Maigret viene a dir poco spontaneo, le sue vicissitudini familiari con segreto finale, la sua vita coniugale affettuosa e sensuale, i suoi rapporti , anche, paralleli con i personaggi che avvicina e che lo fanno riflettere sul passato e presente, il rapporto scomposto con il fratellastro a cui è legato, suo, malgrado, da un affetto di cui con tutte le forze non può fare ameno. Insomma un film che affronta un genere in maniera diversa e proprio per questo affascina.
Una stroria che non finisce con finisxce con il giallo, ma va molto oltre e quindi affascina ancora di più
Ultima regia e dicimao pure che la giovinezza è rimasta impressa a lui in maniera sororendente, anzi dicaimo pure che il apssare degli anni lo hanno condizinato e migliorato in maniera sensazionale
Certo una cura dimagrante non sarebbe male, ma battuta a parte, è un attore che potrebbe recitare anche l'elenco telefonico ed emozionare.
Il ruolo del turbolento fratello, colpevole di malefatte o no? un dubbio che prta avanti con determinazione.
Il ruolo della moli comprensive e partecipante
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