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Fast & Furious. Solo parti originali

Regia di Justin Lin vedi scheda film

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La recensione su Fast & Furious. Solo parti originali

di mc 5
2 stelle

Adesso devo prima di tutto spiegare quali sentimenti hanno mosso la mia decisione di vedere un film che è lontano dai miei interessi più di qualunque altro. Da una parte ho voluto dimostrare a me stesso di non essere uno snob e nel contempo soddisfare l'intima curiosità di verificare con mano la natura di un film che gli italiani stanno correndo a vedere in massa, senza però mai dimenticare la celebre battuta del "venerabile" Freak Antony: "Mangiate merda: milioni di mosche non possono sbagliare!". Quei pochi sventurati che leggono con qualche regolarità queste mie opinioni sul cinema, si devono essere fatti una strana idea dei miei criteri e per alcuni suppongo esser diventato una specie di barzelletta, data la mia consolidata fama di essere "di manica larga". Vorrei qui tentare di spiegare che le cose non stanno esattamente così. In realtà, se fossi un critico che viene pagato per scrivere, allora sì che potrei permettermi di vedere ogni sorta di film, bello o brutto, ma siccome andare al cinema costa (e anche parecchio) mi pare ragionevole scegliere solo quelle visioni che mi offrono qualche garanzia di qualità. E mica è colpa mia se ho fiuto e ultimamente ho scelto tutti film che mi hanno non solo soddisfatto ma spesso anche entusiasmato. Ciò detto, per una volta, ho voluto spogliarmi di ogni pregiudizio e andare a vedere un film che, sulla carta, avrei dovuto odiare. E che, per inciso, svetta in testa alla classifica degli incassi al botteghino italiano. Quindi: stop alla puzza sotto il naso è il concetto guida. Hai visto mai che succeda un miracolo? Che un'esplosione di adrenalina a tutto gas mi travolga, trasformandomi in un esaltato sostenitore della vita al massimo e delle gare no-limits? Mai dire mai. Ebbene, mi spiace deludere gli amanti del colpo di scena, ma il film mi ha fatto letteralmente cagare. Inguardabile. Un coacervo di luoghi comuni (pompati e rafforzati da un hip-hop beota sempre in sottofondo) sulle macchine, sulla potenza dei motori, sull'esaltazione del macho al volante, sulle donne raffigurate tutte come allegre zoccolone. Già, le donne, parliamone. Innanzitutto non sono degne d'esser classificate come tali se non hanno due metri di coscia e devono sfoggiare tacchi alti sempre, anche mentre spignattano. Però, sapete, c'era quel vecchio adagio che "son tutte troie tranne la moglie e la mamma", per cui anche qui c'è un'eccezione, ed è la sorella del protagonista. Costei sfoggia un'impagabile faccia da ciellina verginella, una che (per dire) s'incazza se a tavola i commensali non recitano la preghierina prima di pranzare. E scusate se ricorro alla mia memoria cinefila, ma con quella faccia lì mi ricorda tanto la classica tipa dei film con Charles Bronson che, subito dopo esser stata violentata da almeno 56 stranieri nerboruti e ripugnanti, viene accarezzata sul capino da un paterno Bronson che già medita tremenda vendetta. Ma, tranquilli, che tutte le altre sono un allegro esercito di zoccole da combattimento. Poi c'è un poliziotto indisciplinato i cui scontri coi superiori sembrano usciti da una barzelletta (sui poliziotti: nuovo filone, dopo i carabinieri). Quanto alla profondità psicologica dei personaggi, non sono così matto da mettermi a sparare sulla croce rossa ma, cristo, un minimo sindacale di dignità quando si scrive un film ...almeno quello. I ruoli, tutti, buoni e cattivi senza differenza, sono scritti con la mano sinistra, anzi, diciamolo, col culo. La "storia" (che già è una parola eccessiva): ammazzano una tipa e lui (il bestione) grida vendetta con ogni mezzo. Che trama originale, vero?? Ah, mi viene in mente un dettaglio curioso. Uno dei personaggi più malvagi è tutto ricoperto di tatuaggi, e in particolare sul collo ne ha uno con la "falce e martello": che cosa vorrebbe significare? Che il cattivone tifa per i comunisti?? Bah. Anche se....sono indotto a pensare che questo film appartenga (come spirito) molto più all'Era Bush che alla cosiddetta Era Obama. In fondo ai titoli di coda appare una scritta
che mi ha suscitato tenerezza nella sua profonda umanità e moralità (!?)...Praticamente si raccomanda ai giovani spettatori di non provare assolutamente a ripetere le gesta al volante che avevano visto fare nel film. Al che, mi è sgorgato spontaneo dal cuore un intenso e poderoso "vaffanculo!". Che volete che vi dica? A me questi "machoni" che quando spingono al massimo il gas è come se si facessero una pippa, mi sembrano delle caricature, non riesco ad associarli a nulla di umano. Eppure sono sicuro che gente così esiste. Poveretti. Già sento un crescente brusìo virtuale. Sono qualche decina di persone che -lette queste mie righe- vorrebbero insegnarmi come si sta al mondo. E, nella fattispecie, vorrebbero ragguagliarmi sul fatto che al cinema ci si va anche per divertirsi, che una botta di adrenalina fa bene per dare un colpo al grigiore, che il cinema è svago, che al cinema ci si va anche per staccare il cervello, che è solo un gioco e dunque non serve fare i moralisti, blablablabla. Ecco, a costoro io rispondo globalmente che ci sono dei limiti ragionevoli anche nell'ambito di un divertimento. Che questo è un film da decerebrati. Che la sceneggiatura, i dialoghi e la recitazione sono a dei livelli inaccettabili. Che semplificare va bene, ma trovo colpevole abbassare ogni meccanismo narrativo ed espressivo a questi livelli per compiacere l'intelligibilità di un pubblico di giovani smanettatori di videogiochi. E concludo con un raffronto che è anche una proposta alternativa. L'anno scorso vidi un film, che circolò in poche copie e non ebbe dunque grande visibilità. Si chiamava "Death race", diretto da Paul W.S.Anderson, con protagonista un Jason Statham che -ritengo- supera di parecchie lunghezze il bovino, ridicolo e demenziale Vince Diesel. Non era mica roba da intellettuali, "Death race". Era (guarda caso) un susseguirsi di corse in macchina, una lunga gara mortale senza tregua e senza fiato, condotta dai piloti/detenuti all'interno di un penitenziario. Là sì che l'adrenalina si sposava felicemente con l'intelligenza e con un copione dignitoso. Procuratevi, se potete, il DVD di quel film! E buttate nel cesso ogni ricordo di questa monnezza.
Voto: 2

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