Regia di Deborah Kampmeier vedi scheda film
Molto rumore si è sparso attorno al film, con voci che parlavano di nudità infantili e scene di cruda violenza. In realtà, Hounddog è molto meno potente e visivamente "crudo" del ben più intenso Mysterious Skin di Araki(soprattutto se paragoniamo i due finali).
La sequenza incriminata-che si svolge quasi nell'epilogo- è rapida e discreta, anche se sono sufficienti alcuni dettagli(la mano ferita, gli occhi spalancati della Fanning) a renderla comunque molto inquietante.
A dispetto del chiasso, comunque, il film ha una suo perchè, soprattutto nella parte che riguarda il rapporto tra il "mentore" nero e la piccola protagonista, per quanto ricordi quello tra la Ricci ed L.Jackson in "Black snake moan": una canzone che permette di ritrovare la propria anima e i propri sogni, preservandoli da ogni tentativo del mondo di deprivare le persone della propria gioia, felicità ed "espressione naturale"(che sarebbe molto più vicina a Dio delle regole di qualunque chiesa)...
Il resto, è una lunghissima e lenta carrellata di situazioni quotidiane o paradossali(il fulmine), dove personaggi riusciti come quello della Wright-penn si alternano ad altri molto ovvi(la Laurie) o involontariamente ridicoli(il padre).
Quello che non convince, alla fine, è il modo in cui gli eventi si piegano a risoluzioni che sembrano forzate nella direzione più squallida e drammatica possibile, solo per mostrarci un ritratto di vita disperato.
Sarebbe interessante, comunque, appurare chi sia stato a scrivere il soggetto per primo, essendo "Black snake moan" quasi contemporaneo, e con contenuti simili, ed un simile significato.
La Fanning, in ogni caso, è piuttosto brava.
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