Regia di Federico Bondi vedi scheda film
E' una bella storia di amicizia tra una vecchia brontolona, che però in fondo cattiva non è, e la sua giovane badante rumena. Questa riesce con naturalezza e delicatezza sciogliere il ghiaccio che l'anziana ha nel cuore, e diventano misteriosamente amiche. La rappresentazione di questo processo di avvicinamento è reso molto bene, perché non è convenzionale o scontato, e non fa uso di buoni sentimenti semplicistici. La vecchia continua ad essere un po' ruvida, ma è capace di gesti concreti di bontà, fatti senza volersi rendere gradevole.
Gli attori sono tutti bravi, e spesso anche simpatici. Mi è piaciuto anche il dialogo tra la vecchia e un vecchio rumeno: l'una parla in italiano, l'altro in rumeno, nessuno dei due conosce la lingua dell'altro, eppure si ascoltano con attenzione e si capiscono col cuore.
Detto questo, un problema che il film ha è secondo me proprio la regia. Bondi predilige i ritmi lenti, qualche volta troppo, e i pochi movimenti di macchina e stacchi di montaggio, qualche volta troppo pochi. Il fatto è che per filmare scene di questo tipo bisogna essere dei maestri, perché solo loro sanno girare in questo modo senza che esse diano a tratti l'impressione di staticità o di lentezza. In cosa consista il di più dei grandi registi è difficile dirlo, è qualcosa di ineffabile. Secondo me se il regista optava per una regia più tradizionale il risultato sarebbe stato molto buono.
Infatti tutto il resto del film funziona. Sono interessanti anche il personaggio collaterale del bell'uomo verso cui la ragazza si sente tentata (ma riesce a distorgliersene) e il marito di questa, che appare più volte in scena senza dire una parola. Incisivo anche il personaggio della vicina vipera, che ce l'ha per partito preso con le badanti straniere. Fotografia purtroppo in digitale. PS: Il titolo mi sembra fuori tema.
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