Regia di Federico Bondi vedi scheda film
Chissà quante volte questa storia sarà accaduta realmente.Forse fare un viaggio in Romania è meno consueto ,ma quante badanti hanno dovuto sfidare i pregiudizi e l'aggressività dei propri assistiti?Migliaia di volte perchè se è vero che talvolta la cronaca ci fa sapere di fatti terribili ad opera di queste infermiere in servizio permanente,la maggioranza è silenziosa e la maggioranza è fatta di storie come questa raccontata benissimo nell'esordio cinematografico di Federico Bondi.Un piccolo film fatto con poco ma che dà tanto sotto il profilo emotivo,intriso di quotidianità,una cinepresa puntata sul reale.Questo soprattutto nella prima parte che profuma di Dardenne grazie soprattutto alla prova intensa e spontanea di Dorotheea Petre che ha più di una somiglianza con la Lorna dell'ultimo film dei Dardenne.Poi entra in scena la magnifica Ilaria Occhini,il film che prima si concentrava sul progressivo abituarsi della badante rumena alla sua nuova vita ,ora si concentra su di lei,sulle sue increspature(a volte vere e proprie impuntature tipiche della testardaggine di chi non è abituato a essere contraddetto) e sulla stima reciproca che cresce tra le due donne.Fino all'amicizia e al viaggio fondamentale per la giovane rumena.Mar Nero è film che parla di tante tematiche tipiche della società globalizzata di oggi:la solitudine,la vecchiaia,il problema dell'immigrazione spesso clandestina(vedi i vicini di casa che potrebbero denunciare la giovane rumena),di figli lontani che proprio per non viviere la vecchiaia e il tramonto dei propri genitori si allontanano ancor di più,parla di due donne diametralmente opposte che si incontrano e diventano amiche per la vita.E'un film piccolo,prezioso che colpisce per come riesca a entrarti sottopelle con pochi dettagli,con uno sguardo,con un gesto.Le due donne vivono ambedue in totale solitudine ed è forse per questo che fraterizzano in modo così profondo,si guardano negli occhi ed è come si guardassero allo specchio.Sono totalmente sole.E forse per questo la ragaza rumena vuol tornare a casa per difendere l'unica certezza che ha:il marito che è un simbolo del suo futuro e del suo desiderio di maternità.Il film di Federico Bondi rifugge i luoghi comuni che si hanno verso le popolazioni dell'Est che ora fanno parte di quel calderone che è l'Europa unita.E colpisce,nell'ultima parte del film il ritratto di uno spicchio di Romania caratterizzato da una povertà estrema ma anche da una dignità assolutamente encomiabile.Anche questo è un modo per rifuggire il luogo comune.Mar Nero è l'esempio della vitalità sotterranea che caratterizza il nostro cinema,un film intenso,poetico e minimalista allo stesso tempo che costringe a riflettere...
regia di buon livello e di impressionante maturità cosiderando che questo è un esordio
grandissima
ottima
parte in secndo piano
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