Regia di Zach Cregger, Trevor Moore vedi scheda film
Da evitare come la peste
Miss Marzo, diciamolo pure, è un filmaccio, un'offesa all'intelligenza di coloro che amano il cinema, inclusi quelli che apprezzano il filone comico-demenziale.
E non mi si venga a parlare di teen-movies o a fare paragoni con la serie American Pie, che pure ha una sua dignità e un suo motivo di esistere: qui siamo prossimi alla fogna cinematografica.
Si parte da un'idea simpatica, quella di uno studente universitario, Eugene Bell (Zach Cregger), ragazzo posato e un po' bigotto, appena risvegliatosi dopo quattro anni di coma, il quale scopre che la sua casta fidanzata Cindi (Raquel Alessi) dei tempi del liceo è diventata una Playmate. Con l'aiuto dell'amico Tucker (Trevor Moore), scapestrato al limite della cretineria pura, si impegna a quel punto nel faticoso recupero della sua bella, attraversando, in stile road-movie, l'America senza soldi, per dirigersi alla festa annuale di Playboy che si tiene nella sontuosa Mansion di Hugh Hefner.
A parte il divertente personaggio del rapper Stallone.Megapacco (Craig Robinson) e il cameo di un decadente Hugh Hefner che impersona se stesso, il film è di una stupidità e di una volgarità sconcertanti, privo di ritmo e di mordente, scontato, povero di idee, per certi versi semplicemente irritante.
Sceneggiatori e registi della pellicola sono gli stessi Cregger e Moore, giovani ed irriverenti comici USA che qui mostrano quanto sia faticoso per loro riuscire a mettere insieme una qualche sequenza di immagini che vada oltre l'interminabile collezione di idiozie gratuite, talvolta sfocianti del disgustoso, che caratterizza questa presunta pellicola.
Opera tassativamente da evitare, a meno che non abbiate deciso di farvi del male piscologico. Personalmente sono inciampato nell'errore a causa di una bancarella che svendeva il DVD a 3 euro.
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