Regia di Guy Hamilton vedi scheda film
Le scene di combattimento aereo sono l'unico motivo d'interesse di un film bellico celebrativo con punte eccessive di retorica. La strenua difesa dei giovani piloti della RAF (inglesi, canadesi, polacchi, cechi, australiani ecc.) di fronte alla preponderanza numerica dei mezzi della Luftwaffe è piuttosto ben descritta, pur nella difficoltà di rendere cinematograficamente la fulmineità dei duelli tra aerei da caccia. Ciò che guasta è tutto il contorno, compresa una storia di "amore e guerra" tra due coniugi (lei Susannah York e lui Christopher Plummer). Non riesco a non concordare con Tullio Kezich, il quale all'epoca commentò dicendo che «la storia non si scrive né si verifica nelle sequenze di un kolossal che, per tenere in equilibrio un bilancio pericolante, deve andare d'accordo con tutti: dagli alti comandi inglesi ai revanscisti tedeschi, dai protagonisti veri tirati in causa ai divi che compongono la costellazione commerciale del film. [...] Il risultato è un film scialbo e ipocrita, dove le figure storiche non hanno una dimensione adeguata, i personaggi di fantasia non interessano e perfino il carosello di aerei, per virtuosistico che sia, appare senza drammaticità». La gloriosa e stoica Battaglia d'Inghilterra avrebbe meritato di meglio.
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