Regia di Reinhard Klooss, Holger Tappe vedi scheda film
Se l’animazione fosse solo cosa da bambini, quella tedesca non sarebbe comunque un passo avanti. Da Uibù-Fantasmino fifone a Cenerentola e gli 007 nani, eccezion fatta per Lissy principessa alla riscossa di “Bully” Herbit, nessuna malizia, nessuno di quei dissacranti sottotesti che hanno portato l’animazione Usa ai vertici delle classifiche di mezzo mondo. Così anche Impy Superstar. Missione Luna Park, sequel cinematografico della fortunata (almeno in patria) serie letteraria ideata da Max Cruse. Tornano il dinosauro Impy e gli abitanti dell’isola di HulaHula, un anno dopo e con una storia quasi calco della precedente. Questa volta è l’impresario di un luna park a tentare di strappare il cucciolo preistorico agli amici di sempre. Citano Pinocchio e King Kong i co-registi Holger Tappe e Reinhard Kloos e l’animazione computerizzata tedesca ha davvero avuto uno sviluppo sorprendente. Eppure qualcosa non torna, neppure tra i più piccini. Faticano le parti di questo suo secondo viaggio a trovare sintonia. Trema la trama e c’è bisogno di Marco Carta (che figura a grandi lettere tra i doppiatori) per riportare al cinema gli spettatori del non più riuscito Impy e il mistero dell’isola magica.
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