Regia di Tom Holland (II) vedi scheda film
Se Stephen King non ci fosse, nessuno lo potrebbe inventare. Le sue storie sono superbe, sia quelle più importanti che quelle minori. Questa non fa eccezione. Una caduta in un abisso di orrore e paura, lentamentente ma implacabile. Non si possono dire però le stesse buone parole sul film penalizzato da un ritmo molto televisivo, ma soprattutto da un continuo susseguirsi di scene che sembrano non vedano l'ora di avvicinarsi in fretta alla fine e per questo si susseguono velocmente. Peccato però, perché il suo buono ce l'ha e Robert John Burke si dimostra una piacevole sorpresa.
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