Regia di John Carpenter vedi scheda film
Ho abbandonato la visione quando stavano per evirare e sventrare il dottore con gli strumenti per l'aborto... Come in Cigarette Burns, Carpenter passa decisamente il segno dello schifo e del sadico. Non era così, lo è diventato, perché amo diversi tra i suoi horror fino agli anni '90 (specie "Il seme della follia), perché contavano molto più sulle atmosfere e sulle idee (interessanti) che sugli effetti speciali voltastomaco. E poi aggiungo un'altra cosa. L'obiettivo del film è chiaro: condannare gli attivisti pro-life americani. Per questo hanno inventato la storia dell'antiabortista che permette con la sua opera la nascita del figlo del diavolo. L'uomo sarebbe ispirato proprio dall'angelo maledetto, mentre si crede ispirato da Dio. L'idea dell'attivista anti-aborto ispirato dal diavolo e che protegge il diavolo è particolarmente infelice. Carpenter dovrebbe leggere quelle testimonianze di messe nere, celebrate in onore del demonio, dove vengono abortiti bambini, specie quelli concepiti durante le orge che si fanno in quei riti. Insomma, l'aborto piace al demonio.
Che tra i pro-life americani ci sia qualche esaltato che fa più male che bene è vero, ma il personaggio di questo film è la quint'essenza della stupidità, dell'ottusità, del fanatismo, e anche della cattiveria. Assimilare tutto il popolo americano pro-vita a quest'energumeno ammazza abortisti è decisamente pretestuoso e strumentale. E poi è proprio pazzo, perché uccidere per difendere la vita è quanto meno una contraddizione in termini. Le parti dove non schizzano sangue e brandelli di cervello sono ben fatte, con belle musiche; questo testimonia che Carpenter il mestiere ce l'ha ancora, solo che si lascia andare ad eccessi di vero sadismo e sceglie gli argomenti sbagliati per sostenere la battaglia pro-choice (questo a prescindere dalle mie idee diverse in merito).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta