Regia di Florestano Vancini vedi scheda film
Vancini realizza uno Spaghetti Western non indimenticabile ....
Onestamente nella regia di questo spaghetti western piuttosto tradizionale non si nota molto la mano nobile dell' " impegnato " Florestano Vancini ( e non perchè si nasconda dietro l' anglofilo pseudonimo di Stan Vance ! ) . Anche la sceneggiatura del grande Fernando Di Leo ( coadiuvato da Augusto Caminito ) non è delle sue più riuscite , anche se può vantare qualche reminiscenza dumasiana , visto che la trama ricorda un pochetto " Il conte di Montecristo " . E' quindi la più tipica storia di vendetta , lungamente meditata in prigione e poi messa in atto dopo un' ingegnosa evasione . L' inizio del film infatti è davero ben riuscito e movimentato ( carino l' escamotage di non inquadrare mai il volto del protagonista ! ) , poi purtroppo la pellicola si impantana un po' , rallenta il ritmo e procede a scatti grazie più che altro ad originali ( o dubbie ! ) trovate sceniche ( come il ripetuto uso improprio della stella da sceriffo o la fondina con lo swivel azionata con un filo ! ) , tra scazzottate banali e tipiche sparatorie tra bande rivali di fuorilegge che allungano un po' troppo il brodo , fino a superare le eccessive due ore di durata .... Giuliano Gemma fa il suo solito , atletico personaggio dalla faccia d' angelo ( come da sottotitolo del film ) mentre i cattivi sono il bravo Francisco Rabal , l' elegante Conrado San Martin ed il rozzo Franco Cobianchi . Le due bellezze sono la splendida Nieves Navarro e la meno elegante Gabriella Giorgelli , dagli stupendi occhi , mentre di soprannumero risulta la presenza pressocchè inutile di Pajarito . Davvero notevole invece la bella colonna sonora del maestro Armando Trovajoli , recuperata di recente da Quentin Tarantino . Nel complesso , non rimane molto lontano dalla sufficienza piena . Diciamo che vale un 6 - ...
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