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Live! Ascolti record al primo colpo

Regia di Bill Guttentag vedi scheda film

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La recensione su Live! Ascolti record al primo colpo

di Furetto60
5 stelle

Tema Interessante, molto meno la sua mediocre realizzazione.

Katy Courbet cinica e ambiziosa dirigente televisiva, ossessionata dagli indici di ascolto e dalla competizione con gli altri network, sul terreno dei reality show, chiede ai suoi collaboratori di concepire un'idea inedita e vincente. Una battuta sulla roulette russa, detta scherzosamente da un collaboratore, accende la mente di Katy, che concepisce il reality più estremo e trasgressivo, mai pensato prima. Destinato a diventare l'esperimento televisivo più sensazionale di tutti i tempi. "Live!" è infatti il titolo del programma, in cui i concorrenti, pistola autentica in mano, dovranno sfidarsi ad una vera roulette russa, per aggiudicarsi il ricco montepremi. Bocciata inizialmente come una follia dai capi del network, l’idea comincia a prendere sostanza, grazie alla diabolica abilità e alla tenacia di Katy, nel persuadere i riottosi inserzionisti pubblicitari e il responsabile dell’ufficio legale, nel piegare le leggi e forzare le interpretazioni della Costituzione a suo uso e consumo, e infine vincere le resistenze dei dirigenti del network. Sorprendentemente Katy supera qualsiasi ostacolo, non quelli morali che non la sfiorano minimamente, ma quelli legali i più ostici e finalmente nello studio di Live! accende le telecamere: tra centinaia di candidati che si sono presentati ai casting, vengono selezionati sei concorrenti, che per denaro, per fama o semplicemente per provare delle sensazioni forti, sono disposti a rischiare la vita, si sfideranno in diretta alla roulette russa, in una fascia notturna di modo che i più piccoli eviteranno il cruento spettacolo, in realtà si spera che proprio i ragazzi facciano, aumentare lo share, con la loro naturale curiosità. La posta in palio è 5 milioni di dollari per quelli che riusciranno a sopravvivere, il sesto morirà davanti alle telecamere. I concorrenti, sono i rappresentanti delle diverse anime della grande America. C’è infatti il gay immigrato messicano, che cerca di salvare l’economia della famiglia, il padre di famiglia, che per curare il figlio malato si ritrova con problemi di soldi e sta per perdere l’amata fattoria, l’universitario amante degli sport estremi, l’intellettuale afroamericano, l’artista eccentrica e femminista che vuole dare una prova di coraggio per tutte le donne e la ex spogliarellista che sogna di sfondare a Hollywood. E lo show diventa un caso prima ancora di cominciare, fino a quando finalmente, il programma va in onda, rigorosamente in diretta, il presentatore introduce i concorrenti, il primo colpo di pistola è pronto in canna. Puntare il dito sulla Tv spazzatura” è facile, ma qui siamo molto al di là, con questo film che lo sceneggiatore e regista Bill Guttentag ha presentato al Tribeca Film Festival nel 2007. La morte in diretta evidentemente suscita, in un pubblico morboso e sadico , il suo perverso e sinistro fascino. E questo è il tema, senza dubbio teoricamente interessante. Tuttavia il regista sul piano realizzativo, sbanda vertiginosamente e delude le aspettative sia dal punto di vista formale, che sul versante dei contenuti. Innanzitutto lo gira come un falso reality, con una telecamera che segue costantemente Katy, d'altronde Guttentag è soprattutto un documentarista, che segue in questo film la sua naturale inclinazione, andando a confezionare una sorta di mockumentary in cui assistiamo così alla giornata lavorativa di Katy, ai brainstorming con gli autori televisivi della sua squadra, agli incontri al vertice per portare avanti l'idea di un programma innovativo, ma questo alla lunga invece di coinvolgere, finisce con l’irritare e stancare lo spettatore. Poi le “spiegazioni” storiche, dai cristiani sbranati al Colosseo, alle folle parigine che assistevano entusiaste alla esecuzioni, praticate con la ghigliottina, lasciano il tempo che trovano, visto che nel frattempo sono trascorsi svariati secoli e la civiltà qualche passo in avanti l’ha fatto. Non è la prima volta che un reality tipo “Grande fratello”, inteso come show, sbarca al cinema, si rammenti l’illustre “The Truman Show”, il più geniale film sulla televisione e sul potere dei mezzi di comunicazione, ma qui siamo lontani anni luce da quel capolavoro. La novità di questo film sarebbe nel raccontare l’evento mediatico da un punto di vista interno, le varie figure che ruotano e che stanno dietro a uno spettacolo televisivo, dal regista agli autori in senso stretto, al produttore, all’ufficio legale, al marketing e in questo forse il film ci prende, tuttavia “Live! - Ascolti record al primo colpo “è una di quelle classiche occasioni mancate, un buon script, concepito con la lodevole intenzione di provocare lo spettatore e spronarlo a riflettere, viene vanificato da una regia velleitaria. Eva Mendes è affascinante e su questo non ci sono margini di discussione, ma sulle sue capacità artistiche qualche dubbio solleva. Nel finale c’è un discreto colpo di scena.

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