Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film
Ancora sto ridendo.Ma forse è per non piangere.Insulti come questo vengono distribuiti per ogni dove e incassano anche tanti soldini(questo a dir la verità non ha incassato moltissimo,"solo" due milioni di euro) oltre a ricevere magari cospicui finanziamenti per la realizzazione.Questa pellicola osa essere una rilettura libera dell'Otello di Shakespeare e fin qui niente di male.Anche negli USA si sono sprecati in riduzioni di opere del bardo molto distanti dall'originale.Ma quando è troppo è troppo.Qui si parla un idioma a cavallo tra la traduzione dall'originale inglese e il neogergo finto gggiovane mutuato dalla civiltà degli SMS,l'ambientazione veneziana farebbe anche la sua porca figura se non fosse continuamente infestata da fastidiose presenze nel bel mezzo dello schermo.Mi dicono fossero attori.Attori...parola grossa.Con tutta la buona volontà di attori ne ho visti al massimo due:Lavia che ha più anelli alle dita di un metallaro a un concerto e che istrioneggia peggio che a teatro e colui che impersona il cosiddetto "culallegro"Roderigo,tale Lorenzo Gleijese,francamente a me sconosciuto che mi ricorda alla lontana la vitalità cafona di un Rhys Ifans.Vaporidis,vero e proprio scarabocchio contrabbandato per attore, col suo fisico da moscerino che gli daresti volentieri una passata di insetticida e un acconciatura taroccata in un centro Cesare Ragazzi,deve competere per Desdemona/Chiatti con una specie d'armadio d'ebano,un culturista prestato(spero temporaneamente al cinema),Otello(che va sempre in giro con una chiave appesa al collo) che alla fine scopre e noi con lui che non è così eterodosso come abbiamo sempre saputo.Pittoresco il personaggio di Cassio che io non ricordavo proprio così e che in questo film diventa un erotomane decerebrato,seguace della pornografia come unica via.Questo Otello ambientato nella facoltà d'Architettura più che una rilettura diventa quasi una parodia se non fosse che la parodia è genere nobile.Si tenta un operazione di riverniciatura moderna dell'opera shakespeariana come fece già Luhrmann in Romeo + Giulietta ma l'esito è talmente sgangherato da essere risibile.Un gruppo di personaggi che sembrano estratti di peso dal reality di turno si dibatte alla ricerca di una ragione di esistere e lo straniamento è reso ancora più palpabile dai loro nomi restati quelli della tragedia originale.Ma qui di tragico c'è solo la cagneria cinematografica.Alla fine la mosca cocchiera sfila la figlia di papà Brabanzio Desdemona all'armadio d'ebano che ripiega su altre sponde....
L'ambizionde fa provincia ma il risultato è meno di una frazione
uno scarabocchio contrabbandato per attore
bella ma immota
abbastanza sexy ma da qui a recitare....
ha più anelli alle dita che un metallaro a un concerto...
decerebrato
chiave al collo in attesa dell'anello al naso
chi?
assieme a Lavia l'unico che cerca di recitare
la crocerossina diabolica?
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