Regia di Daniele Gangemi vedi scheda film
Sottoscrivo l'opinione di FilmTv, anche se un po' a malincuore. Una notte blu cobalto avrebbe diversi elementi per farsi apprezzare. Soprattutto i suoi tratti immediati e la semplice idea, base della sceneggiatura, per cui il giovane protagonista (Fortuna) tenta di distrarsi dalle angosce del cuore (leggi Regina Orioli) accettando un lavoro serale da portapizze. E' bella Catania di notte, è bello il nome della pizzeria (Blu Cobalto, appunto). Il film vorrebbe librarsi sopra la durezza della realtà malvissuta per esprimere un accenno al senso di tutto, come una poesia suburbana che lascia traccia e si lascia capire, chissà come, anche dalla persona più semplice. Il peccato è che suono più poetico io (che poeta non son certo!) in queste ultime righe buttate giù di getto che non il film di Gangemi (classe 1980) nella sua interezza. Così, in effetti, appassionano poco sia la storia d'amore del protagonista sia le singole storie dei clienti. E alla fine tutto si risolve in un poco di significativo. Abbastanza bravi comunque gli interpreti principali, compreso Haber, che sembrano crederci.
Portapizze per una notte. La pizza è solo la Blu Cobalto, costa 25 € ma i clienti ne vanno matti.
Interpretata da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Valore aggiunto.
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