Regia di Nick Ryan vedi scheda film
Vincitore del premio come miglior film ai Digital Media Awards di Dublino e diretto (oltre che scritto e co-prodotto) dall'irlandese Nick Ryan, affermato autore di spot pubblicitari, video musicali e documentari, premiato anche con "The German", realizzato due anni dopo questo suo promettente esordio, al Festival Internazionale del Cortometraggio di Novara (miglior colonna sonora, a cui ha contribuito quel Nick Seymour dei Crowded House che anche qui, coadiuvato da Gregory Magee, compone un'affascinante sequenza di acquerelli ambient per pianoforte alternati ad efficaci tappeti di synth ed elettronica pulsante), A Lonely Sky, ambientato nel 1947 nel deserto del Mojave (in realtà ricostruito impeccabilmente in studio per gli interni e in computer-graphic per gli esterni dallo scenografo Paki Smith) descrive in poco più di una decina di minuti (di cui la metà, quelli relativi alle suggestive e acrobatiche sequenze di volo, interamente realizzati in CGI) il tentativo del pilota collaudatore Jack Reilly (il Paudge Behan di Veronica Guerin) di superare la barriera del suono, concentrandosi, dopo un folgorante incipit, sulle reali motivazioni alla base del suo ambizioso e rischiosissimo progetto, riflessioni sollecitate dall'incontro del pilota con un misterioso individuo (il Keir Dullea di 2001: Odissea nello spazio). L'ottima ed iperrealistica fotografia di James Mather aggiunge ulteriore smalto ad una messinscena di spettacolare impatto visivo, a cui la maestria tecnica del promettente regista dona un coinvolgente e per nulla superficiale spessore emotivo.
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