Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
Arthur Conan Doyle tradito. Caratterizzato da un montaggio sovreccitato e da un eccesso di effetti digitali, il britannico Guy Ritchie snatura completamente quello che e' probabilmente l'investigatore privato più famoso della letteratura mondiale. Uno Sherlock Holmes bizzarro, trasandato, zoticone, espertissimo nell'autodifesa personale e che si cimenta in incontri clandestini di pugilato a mani nude nei sobborghi malfamati di Londra. Operazione furbissima, coronata da un notevole successo al box-office, tanto da realizzarne, due anni dopo, un sequel quasi peggiore del primo capitolo. Irritante Robert Downey jr. nel ruolo di Holmes, in un'interpretazione tra l'enfatico e lo stralunato, un po' più lucido Jude Law nella parte di un aitante Dr.Whatson, bellissima e inconsistente Rachel Adams. Tra innumerevoli scontri corpo a corpo e rimandi a FROM HELL dei fratelli Hughes (la Massoneria, il fantomatico personaggio nascosto nell'ombra) assistiamo a una noiosissima baracconata con personaggi venuti fuori più da un romanzo di Ian Fleming che di Conan Doyle, che forse vorrebbe avere pretese di post-modernismo, ma che in realtà ridicolizza un classico della letteratura gialla. Chi e' in cerca di uno spensieratissimo passatempo potrà anche apprezzare, decisamente meno i fans più intransigenti e conservatori del grande investigatore londinese. Liberissimo io invece di rimpiangere la versione Hammer con Peter Cushing e Christopher Lee.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta