Regia di Jacques Romain, Massimo Mida, Gianni Puccini, Mino Guerrini vedi scheda film
Commedia ad episodi, genere di film che in quegli anni andava molto ed a cui si ricorreva per assemblare sceneggiature troppo corte o idee solo abbozzate e dare al tutto una lunghezza 'ordinaria'. La tematica comune alle quattro scenette è quanto di più semplice: l'amore. E delle quattro 'dimensioni' quella che ne esce meglio è la prima, con protagonista Carlo Giuffrè (e c'è anche Franca Rame), siciliano a Milano che si lascia integrare dalla metropoli senza eccessive rimostranze, proprio per amore. Negli altri episodi troviamo anche Gastone Moschin, Alberto Lionello, Philippe Leroy, Michelle Mercier, Sylva Koscina, Alberto Bonucci, Gigi Reder: il cast è senz'altro buono, anche grazie alla coproduzione fra Italia e Francia. E anche i nomi di Tonino Delli Colli, Carlo e Dario Di Palma (fotografia), Franco Fraticelli (montaggio), Franco Mannino (musiche) sono di serie A: purtroppo però sono le storielle ad essere leggerine e lacunose. Da non sottovalutare, ad ogni modo, nessuno dei nomi del poker in regia (Mida e Puccini, peraltro, erano fratelli: vero cognome, quello del secondo). 4,5/10.
Quattro episodi sull'amore. Un siciliano a Milano per vedere la sua fidanzata conterranea, decide di preferire le donne del posto. Una donna vuole a tutti i costi scoprire se il marito la tradisce: gli mette alle calcagna una provocante cameriera. Uno sceneggiatore assume un aiutante dattilografo che gli insidia la moglie. Una fresca vedova circuisce un uomo che la prende in simpatia.
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