Regia di Jay Lee vedi scheda film
Un horror satirico ed esageratamente splatter. La trama è piuttosto scontata: un esperimento scientifico "sfugge" al controllo dei suoi ideatori e causa trasformazione in zombies di spogliarelliste e frequentatoti di uno squallido night club. L'intero film è permeato di critica anti-USA: oltre al finto telegiornale che apre la vicenda, sono presenti riferimenti all'immigrazione clandestina ed al proliferare delle armi; atteggiamento, indagine e dialoghi dei grotteschi personaggi rispecchiano inoltre un desolante vuoto di valori (esemplare l'indifferenza degli spettatori non solo nei confronti delle lacrime di una spogliarellista, ma anche - in una fase avanzata del film - dello smembramento di uno di loro da parte di una zombie-stripper). Il finale, certamente non consolatorio conferma questa impostazione. Sangue e budella scorrono a fiumi; la colonna sonora è martellante; l'azione incalzante. Tuttavia il film non mi ha convinto fino in fondo: la regìa ha un sapore di artificioso, e la denunzia sociale può sembrare un paravento per mostrare un po' di corpi nudi e/o devastati. Riconosco maggiore valenza critica contro la morale statunitense a film quali "Operazione Canadian Bacon" o "La Seconda Guerra Civile Americana".
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