Regia di Joann Sfar vedi scheda film
Che noia. Tutto mi aspettavo fuorché una favoletta agiografica 'campanilista' ed essenzialmente perbenista. Oltre, ad essere una imitazione patinata, studiatissima e, quindi, fredda, di Fellini. All'inzio sembra interessante, poi, diventa via via sempre più ripetitivo e convenzionalmente melodrammatico. Sarà che l'ho visto in francese e, quindi, mi sono perso gran parte delle parole che, comunque, in un film contano assai meno della composizione per immagini, ma, io non ho mica capito per quale ragione Gainsburg è tanto rinomato. Più che altro, sembra la rappresentazione preordinata del sogno pruriginoso di ogni maschio borghese piccolo piccolo. Una sequela di siparietti disarticolati. Ma non è lo stesso che intepreta in una canzone e nel video relativo un rapporto incestuoso con la figlia, Charlotte?
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