Regia di Carlo Carlei vedi scheda film
La vita romanzata in un film del 2003 di un mitico personaggio ricordato nella vita reale come "Il Cavaliere", "Il Commendatore", "L'Ingegnere", "Il Mago", "Il Patriarca", "Il Grande Vecchio" o "Il Drake", ma anche conosciuto per una conduzione "dittatoriale" del suo team anteponendo il successo delle sue auto ai rapporti umani.
Nel corso del film emerge una situazione conflittuale anche in ambito familiare che si accentua parallelamente ai suoi successi. E' sua la dichiarazione : «Ho sempre considerato la donna non un elemento necessario della vita di un uomo, ma la ricompensa del lavoro. Non ho mai anteposto una donna al lavoro. Dopo aver lavorato tutta la giornata, una donna è il premio. Non prima, mai!». Questi aspetti sono stati evidenziati più realisticamente anche nel recente film di Thomas Mann del 2023, ambientato nel 1957, epoca nella quale Ferrari deve affrontare il lutto recente del figlio Dino ed il rischio di bancarotta della sua fabbrica, oltre ad un tempestoso matrimonio e ad una relazione extraconiugale dalla quale è nato il figlio Piero. La moglie gli ricorda, al termine del loro rapporto, come ormai quando tornava a casa dopo le battaglie in fabbrica ne vedeva solo l'ambizione, le pulsioni, gli aspetti paranoidei: unica sua richiesta finale che finchè ella sarà in vita non riconosca il figlio illeggittimo Piero.
Nel film del 2003 di Carlo Calei con Sergio Castellitto come protagonista il film corre sul filo di una intervista immaginaria che vede Ferrari ormai vecchio doversi confrontare con la sua coscienza e dopo i successi conseguiti nella vita sembrare pentirsi del prezzo per essi pagato. Per alcuni di quelli che lo conobbero nella vita reale questi sentimenti tardivi di rammarico non sembrerebbero molto verosimili considerandone la personalità. Il film è in ogni caso apprezzabile, buona la regia, la sceneggiatura ed il cast di attori accanto a Castellitto. Merita di essere visto, in particolare ma non solo, dagli appassionati di automobilismo.
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