Regia di Jonas Åkerlund vedi scheda film
In principio fu Seven,con la sua commistione di omicidi seriali collegati a citazioni bibliche.Oggi ci siamo ridotti ai cavalieri(dell'Apocalisse) che appendono dei malcapitati come delle mezzene di manzo.La tecnica della sospensione la chiamano,un piercing estremo applicato dopo aver costruito delle forche sul modello di quelle create da Mastro Titta.Ma forse gli sceneggiatori di questo film non sanno neanche chi è Mastro Titta.Il film è abbondantemente condito con i versetti della Bibbia,non dimentichiamolo,maggiore successo editoriale mondiale che forse sono l'unica cosa da ricordare per la sempiterna efficacia.Perchè non ispirarvisi allora?Già perchè?E perchè tirar fuori tali scarabocchi?The Horsemen è un thriller arrivato fuori tempo massimo che gioca con il chiarore dell'ambientazione(tutto è ricoperto di neve) così come Seven giocava con la pioggia e con i chiaroscuri.E'recitato da un ex divo di belle speranze (Dennis Quaid) che ha un aspetto talmente stropicciato(sembra che qualcuno gli abbia accartocciato la faccia ,sgualcendolo come una camicia stirata male) che dimostra il doppio dei suoi anni.E poi per piacere,ma possibile che non esista un poliziotto con una famiglia normale?E guarda caso dove si va ad annidare il male?E quanto ci mette il superagente a capirlo?Qualche sequenza è indubbiamente suggestiva,l'incipit per lo meno interessa(quei denti che avrebbero fatto la gioia di qualsiasi protesista dentale ) ma poi il film si fa ripetitivo e non offre veramente nulla.Sembra un imitazione mal riuscita di una puntata di Millennium,serie tv ideata da Chris Carter che soprattutto nella prima stagione regalò brividi sopraffini.Qui i brividi sono regalati solo dal freddo perchè anche questa spasmodica di cercare di filmare quello che non è filmabile è pretestuosa e ha sempre un sapore derivativo.Perchè stavolta deriva dalla tv capace di centrifugare ogni goccia di sangue per renderla meno rossa.Meglio lasciar perdere questi cavalieri a bordo di tristi ronzini....
regia non all'altezza
sgualcito
meglio nelle produzioni asiatiche
trascurabile
quasi imbarazzante
ormai relegato in un limbo
trascurabile il suo apporto
ormai abbonato a personaggi nefandi
boh
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta