Regia di Alex Proyas vedi scheda film
M’aspettavo una mezza ciofeca (visti i tanti giudizi negativi e la scelta di N.Cage come protagonista) e invece il film si è rivelato una bella scoperta. Tesissimo e angosciante già da subito (anche grazie alla presenza nel cast dei “diafanoidi” di Dark City - movieman - peraltro dello stesso regista e - direttamente da La famiglia Addams - della sorella gemella di Mercoledì) procede con gran ritmo senza perder colpi (nonostante inevitabili “sbavature” nella sceneggiatura, del tipo che, nell’arco di poche decine di ore, si susseguono diversi assurdi disastri, tutti ovviamente - e per fortuna, viene da pensare a voler essere maligni - concentrati nell’East Coast statunitense) e tiene col fiato sospeso fino ad approdare ad un finale davvero curioso (E’ l’alba di una nuova civiltà. Sì, l’ennesima).
Quindi, secondo me, se questo film non è stato debitamente apprezzato è perché non si è riusciti a valutarlo per ciò che è: non un film da prendere sul serio, bensì una divertente provocazione. Uno dei tanti hollywoodiani tentativi (stavolta riuscito) di raccontare qualcosa sul futuro (ma anche sulle origini) dell’umanità (disseminando pure - strada facendo - impensabili spunti di riflessione, come quelli relativi al dibattito su determinismo e casualità).
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